Si infiamma lo scontro politico tra Salvini e Zingaretti
Attacco hacker Regione Lazio, i dati sanitari dei cittadini in vendita sul dark web

I dati sanitari dei residenti nella Regione Lazio rischiano di diventare merce di scambio tra gli hacker. A una settimana dall’attacco informatico che ha colpito il Centro di elaborazione dati della Regione, gli inquirenti sono ancora al lavoro per individuare i responsabili.
Ma mentre le investigazioni proseguono a pieno ritmo, grazie anche alla collaborazione dell’FBI e dell’Europol, sui gruppi dei pirati informatici è partita la caccia alle informazioni conservate nei database del Lazio.
E c’è chi propone cifre da capogiro per avere una copia dei file. Come riporta Repubblica, nel dark web sul gruppo di pirati informatici Raidforums.com, alla voce trading, c’è una discussione aperta sul Lazio. In particolare, sarebbero quattro gli utenti intenti a pagare grosse cifre per avere “Covid informations” e “medical data” del Lazio.
Da 30 milioni di contatti di cittadini italiani, con tanto di piccola banca dati dimostrativa, fino ai dati di 7,2 milioni di vaccinati italiani, con tanto di mail, codice fiscale e Asl di appartenenza: sono questi i “tesori” messi in vendita anche a prezzo ribassato. Segno, dicono gli inquirenti, che si tratta ancora di bufale e truffe. Ma i dati sul Lazio, forse buoni per essere poi rivenduti a case farmaceutiche, non sono ancora saltati fuori.
Per ora, però, si può tirare un sospiro di sollievo. Fino a questo momento le proposte non hanno avuto risposte soddisfacenti. Ma l’attenzione resta alta e gli inquirenti non escludono una nuova richiesta di riscatto da parte degli hacker, come già successo nei giorni scorsi. E in quel caso per la Regione sarebbero guai. C’è un’indagine aperta dal Garante della privacy sull’attacco al sistema informatico della Regione che potrebbe concludersi con una maxi-sanzione.
Lo scontro politico
L’attacco hacker diventa tema di scontro politico, soprattutto a fronte del timore della diffusione nel dark web di dati sensibili dei cittadini. Matteo Salvini, leader della Lega, ha sfruttato l’occasione per attaccare il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la giunta Capitolina. “Disservizi, misteri, richieste di riscatto, l’incubo di nuovi attacchi hacker e la diffusione di dati sensibili: nel Lazio di Zingaretti si attendono ancora improbabili ripristini di backup mentre indagano i pm antiterrorismo”. Per il segretario del Carroccio sono “un fallimento dopo l’altro” che, come per l’emergenza rifiuti, viene fatto pagare ai cittadini. E chiede chiarezza al governatore del Pd.
Immediata la risposta dell’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che rivendica il successo del 70% della popolazione con più di 12 anni completamente vaccinata. D’Amato afferma di non comprendere di “quale fallimento parli il senatore Matteo Salvini riferendosi a Zingaretti”. L’assessore alla Sanità sostiene che la Regione abbia messo in campo tutte le forze disponibili per difendere i cittadini dall’attacco informatico.
E prosegue, prendendo le difese del governatore Zingaretti in merito alla gestione della Regione e della campagna vaccinale: “Il Lazio è la prima regione italiana per completa copertura vaccinale e questo rappresenta una sicurezza per la salute dei cittadini e per la nostra economia. Il resto sono solo chiacchiere da ombrellone” sentenzia D’Amato.
Verso l’80 per cento dei vaccinati
Per l’assessore ora inizia una nuova corsa per raggiungere un altro traguardo nella campagna vaccinale. “L’obiettivo è quello di raggiungere l’80% della popolazione over 12 con la vaccinazione completa“. Da Ferragosto scendono in campo i pediatri di libera scelta, che avranno un ruolo importante nella campagna vaccinale. Le famiglie e i ragazzi infatti potranno tranquillamente rivolgersi a loro per ogni chiarimento. “Il vaccino si è dimostrato sicuro ed efficace anche negli adolescenti”, sostiene D’Amato.
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