È il giorno del lutto Nazionale, a Mosca, dove sui cartelli pubblicitari, sulle facciate dei palazzi e dei centri commerciali viene ricordata la strage di venerdì sera nella sala da concerto Crocus City Hall a Krasnogorsk. L’Isis dopo aver rivendicato l’attacco terroristico, il più sanguinoso avvenuto all’ombra del Cremlino negli ultimi vent’anni e il più cruento rivendicato dall’Isis in Europa, ha diffuso un nuovo video della sparatoria. Si vedono uomini armati mentre sparano incitandosi a vicenda: «Uccidete senza pietà».

Danno la caccia agli spettatori passando per l’atrio della sala concerti, sparano a bruciapelo, tagliano la gola a una persona già a terra, staccano le orecchie delle vittime e uccidono decine di spettatori. E a metà filmato uno degli attentatori pronuncia la frase “Allahu akbar”. I presunti responsabili dell’attentato terroristico di Mosca hanno agito dietro la promessa di una ricompensa in denaro; nelle ultime ore sono stati fermati dall’esercito e dalle forze speciali russe alcuni uomini, in totale 11, tra cui i tre sospettati dell’attacco. Tre uomini sono gli stessi dell’immagine diffusa dalla propaganda di Isis per confermare la rivendicazione, mentre manca ancora  all’appello il quarto. Uno dei fermati, Shamsidin Fariduni, dopo essere stato interrogato dalle forze russe, buttato a pancia sotto nel fango e tenuto per i capelli da un agente, ha detto di essere stato ingaggiato su Telegram da un non meglio noto “assistente del predicatore” che gli ha promesso 500mila rubli, ovvero una cifra pari a circa 5mila euro. La metà della somma era stata ricevuta in anticipo. Anche un altro dei sospettati, descritto come proveniente dal Tagikistan conferma: “dovevo uccidere delle persone, non importava quali”. Nel gruppo sarebbero stati presenti anche Rachabalizoda Saidakrami Murodali e Mirzoev Dalerjon Barotovich che accusati ai sensi dell’articolo 205, parte 3, paragrafo “b” (attacco terroristico da parte di un gruppo di persone che ha provocato la morte di un individuo) rischiano l’ergastolo.

Nelle prime ore di oggi pomeriggio le autorità sanitarie della regione di Mosca aggiornato il bilancio dei deceduti salito a 137, mentre la stima dei feriti supera le 180 persone. Dalle ispezioni delle ultime ore, gli investigatori russi hanno trovato armi e munizioni all’interno del Crocus City Hall. Le autorità si sicurezza hanno riferito di aver sequestrato, tra l’altro, due fucili d’assalto Kalashnikov, più di 500 munizioni e 28 caricatori.

Intanto un centro commerciale a San Pietroburgo è stato evacuato dopo l’allarme bomba lanciato da un uomo con una telefonata dichiarando di aver personalmente nascosto una bomba. L’uomo è stato fermato dagli agenti mente centro commerciale «London Mall» è ancora in fase di ispezione da parte dalla polizia.

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Redazione

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