All’indomani della tragica notte di terrore a Vienna si contano le vittime. Sono almeno 4 i morti, 5 se si conta anche l’attentatore ucciso durante il blitz, e 22 i feriti. Intanto continuano le indagini che hanno già portato a 3 arresti e 14 fermi. L’ipotesi resta quella di un attentato terroristico con un legame ideologico con l’Isis. Non si esclude il movente antisemita.
“Siamo stati obiettivo di un vile attacco terroristico, l’ora buia della nostra Repubblica”, ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un discorso alla nazione. “Noi dobbiamo essere coscienti – ha detto Kurz- che non c’è una battaglia fra cristiani e musulmani, o fra l’Austria e i migranti. No. Questa è una lotta fra le molte persone che credono nella pace e alcuni che auspicano la guerra”. Ma “non ci lasceremo intimidire” e “difenderemo i nostri valori fondamentali, il nostro modello di vita e la nostra democrazia con tutte le nostre forze”, ha aggiunto.
LE VITTIME – A perdere la vita sono un uomo e una donna anziani, un giovane di 21 anni e una cameriera. 6, dei 22 feriti ricoverati in ospedale, sono in pericolo di vita. Tutti sono stati colpiti da armi da fuoco. I terroristi hanno sparato a chi sedeva ai tavolini dei bar in sei diversi punti del centro storico: i viennesi si stavano godendo l’ultima serata prima di un lungo mese di lockdown imposto per l’epidemia da coronavirus.
L’ATTENTATORE – Il responsabile della strage è stato identificato come Fejzulai Kujtim, 20 anni. L’uomo, ucciso in 9 minuti, aveva origini macedoni, ma era nato e cresciuto a Vienna, e quindi aveva la doppia cittadinanza. Si è recato intorno alla Sinagoga armato di fucile automatico, pistola, machete e una finta cintura esplosiva e ha iniziato a sparare. Il giovane, condannato a 22 mesi di carcere il 25 aprile 2019 per aver tentato di recarsi in Siria per unirsi all’Isis, era stato rilasciato il 5 dicembre con anticipo visto che rientrava sotto il regime della tutela dei minori. Al momento non ci sono indizi sul fatto che nell’attacco di ieri a Vienna possa esserci stato anche un secondo attentatore, oltre al giovane ventenne neutralizzato dalla polizia. Lo ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Karl Nehammer ma il livello di allerta rimane altissimo e i negozi del centro sono rimasti tutti chiusi.
GLI ARRESTI – Due giovani sono stati arrestati oggi pomeriggio in Svizzera, precisamente a Winterthur, per presunti legami con l’attacco di ieri sera a Vienna. Lo riferisce la polizia di Zurigo, citata dalla stampa locale, precisando che si tratta di due cittadini svizzeri di 18 e 24 anni. Gli arresti, in un’operazione condotta dall’unità speciale Diamond, sono avvenuti in collaborazione con le autorità dell’Austria.