Attentato in Giappone: due colpi, a un evento elettorale, hanno raggiunto l’ex premier Shinzo Abe. Che ora versa “in gravi condizioni”. La notizia ha sconvolto la Nazione e sta facendo il giro del mondo. I media locali riferiscono che Abe “sembrerebbe non mostrare segnali vitali” nei primi esami fatti sulla funzionalità di cuore e polmoni. L’ex premier è stato trasportato subito in ospedale. I colpi lo hanno raggiunto al torace e al collo, sparati alle spalle e a distanza ravvicinata. Fermato un uomo.

È successo intorno alle 11:30, le 4:30 italiane nella città di Nara. Era in corso un evento elettorale a sostegno di un candidato del Partito Liberal Democratico. Le condizioni dell’ex premier sono apparse subito molto gravi. Stava presentando i candidati locali alle elezioni per il rinnovo della Camera Alta in programma domenica 10 luglio quando è stato colpito.

Abe è stato primo ministro tra il 2006 e il 2007 e di nuovo tra il 2012 e il 2020, è stato il più longevo nella storia del Giappone post-bellico. Ha rassegnato le dimissioni a causa di problemi di salute. Si era speso per il superamento del pacifismo costituzionale e per il rafforzamento delle capacità difensive. Le sue politiche economiche espansive e di riforma erano state racchiuse nella definizione di “Abenomics”.

L’uomo fermato ha 41 anni, è stato arrestato sul luogo dell’attacco, nei pressi della stazione Yamatosaidaiji. Si chiama Tetsuya Yamagami e sarebbe un ex militare, avrebbe fatto parte dell’autodifesa marittima nipponica fino al 2005. Avrebbe fatto fuoco con un’arma fabbricata in casa. Alle forze dell’ordine avrebbe riferito di essere insoddisfatto di Abe e che avrebbe voluto ucciderlo. La notizia dell’attentato sconvolge anche perché il tasso di omicidi è uno dei più bassi al mondo: 0,2 su 100mila abitanti contro lo 0,5 dell’Italia e i 6 degli Stati Uniti. Altri attentati a politici di rilievo si sono però verificati in passato: nel 1992 un estremista di destra sparò alcuni colpi contro l’allora vice presidente del Partito Democratico, Kamemaru Shin, nella prefettura di Tochigi; nel 1994 un altro esponente di un gruppo di estrema destra aveva sparato il premier Hosokawa Morihiro; nel 2007 il sindaco della città di Nagasaki, Ito Itcho, venne ucciso in un attentato di una banda criminale.

L’attuale premier Fumio Kishida, dello stesso partito Liberal Democratico di Abe, è tornato in elicottero a Tokyo. “L’ex premier Abe è in gravi condizioni – ha commentato alla stampa appena sceso dall’elicottero – sto pregando dal profondo del mio cuore che sopravviva. Condanniamo un episodio nella maniera più assoluta. Non possiamo accettare che un attentato come questo sia avvenuto nel pieno di una campagna elettorale, che è la base della democrazia”. Prevista una riunione di emergenza del governo per esaminare la situazione. Anche i partiti di opposizione hanno fermato la campagna elettorale in segno di solidarietà.

Sconcerto per il tweet del Cancelliere dello Scacchiere britannico Nadhim Zahawi che poco dopo le 7:00 italiane ha annunciato in un tweet la morte di Shinzo Abe. Non ci sono conferme ufficiali. Solidarietà espressa da tutto politici e leader nazionali in tutto il mondo.

Articolo in aggiornamento

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.