Attentato allo scrittore russo Zakhar Prilepin, esplode l’auto dove viaggiava: “Colpa di Usa e Regno Unito”

Dopo l’esplosione-giallo al Cremlino, nuovo attentato in Russia. Nel mirino lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin, 49 anni, rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione del suo veicolo nei pressi di Nizhny Novgorod, nella Russia centrale, mentre il suo autista è morto.

Lo scrittore stava rientrando a casa dal Donbass, dove da oltre un anno Russia e Ucraina sono in guerra. Si valuta il trasferimento dello scrittore a Mosca in aereo, hanno riferito i responsabili sanitari che stanno prestando le prime cure a Prilepin, il quale ha riportato ferite alle gambe mentre il conducente della vettura è deceduto sul colpo.

Prilepin nel gennaio scorso si era arruolato nella Guardia Nazionale ed era già sul campo in Ucraina “per svolgere missioni di combattimento”. Deciso sostenitore dell’invasione della guerra, Prilepin, nato nel 1974 a Nizi Novgorod, aveva già combattuto in Cecenia nei ranghi dell’Omon, l’unità antiterrorismo della polizia russa. Proprio per il suo passato nell’Omon, è entrato nella Guardia nazionale, aveva reso noto il suo ufficio stampa, aggiungendo che Prilepin aveva già organizzato “missioni umanitarie” nei territori occupati. In passato era stato consigliere della repubblica separatista di Donetsk.

FERMATO UN UOMO – Un uomo è stato fermato a Nizhny Novgorod perché sospettato di essere coinvolto nell’attentato al blogger e corrispondente di guerra Zakhar Prilepin. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti citando il servizio stampa del ministero dell’Interno. Per la commissione d’inchiesta russa, l’attentato “è un atto terroristico”.

Secondo Mosca, gli Usa e la Gran Bretagna hanno una “responsabilità diretta” nell’attentato compiuto contro Zakhar Prilepin, tra i blogger e corrispondenti di guerra russi più noti. Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova.

Secondo una prima ricostruzione, la guardia del corpo dello scrittore ha visto alcuni uomini avvicinarsi all’automobile e li ha cacciati. “Si suppone che stessero spiando Prilepin e che abbiano piazzato l’ordigno sotto la sua macchina. La ricerca è in corso”, hanno affermato le autorità locali.