Lo sbarco in Italia
Atterrato a Pratica di Mare il Boeing con i 56 italiani di ritorno da Wuhan
Il Boeing KC 767 dell’aeronautica militare con a bordo i 56 italiani rimpatriati da Wuhan è atterrato nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. I rimpatriati saranno trasferiti nella cittadella della Cecchignola per una quarantena di 14 giorni. Dieci italiani hanno invece scelto di restare in Cina, mentre uno è dovuto rimanere perché aveva la febbre.
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini su Twitter ha espresso il suo ringraziamento “alle donne e agli uomini delle Forze Armate che come sempre si fanno trovare pronti. Atterrato a Pratica di Mare l’aereo militare che ha riportato a casa i nostri connazionali da Wuhan. Ora riceveranno ogni assistenza nelle strutture allestite dalla Difesa per l’emergenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Appena atterrati a Pratica di Mare. Grazie al personale medico, militare e a tutte le articolazioni dello Stato che hanno lavorato per riportare in Italia i nostri connazionali a Wuhan”.
Grazie alle donne e agli uomini delle #ForzeArmate che come sempre si fanno trovare pronti. Atterrato a Pratica di Mare l’aereo militare che ha riportato a casa i nostri connazionali da #Wuhan. Ora riceveranno ogni assistenza nelle strutture allestite dalla Difesa per l’emergenza pic.twitter.com/RZ9akMAhJJ
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) February 3, 2020
IL MONITORAGGIO DEI VOLI INDIRETTI – Dal capo dipartimento della Protezione civile e neo commissario per la gestione dell’emergenza del nuovo coronavirus, Angelo Borrelli, è arrivato invece l’annuncio durante una intervista a Radio24 che, dopo aver chiuso i voli diretti dalla Cina, “saranno monitorati negli aeroporti tutti i voli indiretti, anche quelli che arrivano dall’area Schengen, nel nostro Paese”.
Il monitoraggio, ha spiegato Borrelli, consisterà in un controllo generalizzato negli aeroporti con apparecchiature termoscanner e, “laddove non fossero presenti queste apparecchiature”, in un aumento del personale medico e paramedico che misurerà la temperatura dei passeggeri in arrivo negli aeroporti.
SPERANZA: “NO ALLARMISMI, BISOGNA UNIRE IL PAESE” – Sul Coronavirus “non bisogna creare allarmismi, perché la situazione è sotto controllo. Ci sono solo 21 casi in tutta Europa. Stiamo parlando di numeri residuali”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni di Radio Capital. “Per oggi – ha aggiunto – è stato convocato un G7 dei ministri della Salute. Ciascun Paese si sta organizzando in maniera autonoma, ma questa è una partita di portata globale. L’Italia sta facendo tutto il possibile: siamo stati gli unici in Europa a chiudere i voli con la Cina, i primi a dichiarare l’emergenza. Stiamo facendo tutto il possibile”. “Il Servizio sanitario nazionale è riconosciuto in tutto il mondo”, ha chiarito per poi sottolineare “la qualità dei nostri ricercatori”.
“Io ho convocato per oggi pomeriggio tutti i capigruppo in Parlamento. Di fronte a questi casi bisogna unire il Paese e non dividerlo. Il mio obiettivo fondamentale è difendere la salute di tutti gli italiani”, ha risposto Speranza a chi gli chiedeva delle polemiche della Lega di Matteo Salvini sul Coronavirus. “Ho parlato personalmente con tutti i capigruppo delle forze di opposizione, ci saranno tutti in questa riunione”, ha aggiunto. “Insisto per avere una riunione di tutti i ministri della Salute dell’Ue, perché nessun Paese può pensare di risolvere da solo questa vicenda”, ha concluso.
IL CONTAGIO A LIVELLO GLOBALE – Sale a 362 il numero di morti e a oltre 17.300 il numero dei contagi in Cina e all’estero per il Coronavirus, diffusosi nei giorni scorsi a partire dalla città di Wuhan. Intanto, il Paese asiatico ha inviato operatori sanitari e attrezzature nell’ospedale da 1.000 posti letto appena completato per curare le vittime del virus.
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