Gli attivisti a difesa dell’ambiente di Ultima generazione generano quasi il 90% di reazioni negative sul web e sono principalmente amplificati dai media che piuttosto che dal mondo dei social. network. E’ quanto emerge dai dati raccolti da Domenico Giordano, spin doctor per l’agenzia di comunicazione Arcadiacom.it.

Avevamo già visto che sulla polemica che aveva coinvolto la ministra Roccella – vicenda cui Ultima Generazione era del tutto estranea -, il dato del parlato della rete aveva evidenziato come non fossero più le keyword fascista o fascismo – per esempio – a coinvolgere gli utenti in rete. La tematica storico-politica alla fine sembrava non interessare più a nessuno.

Il mood on-line
Negli ultimi dodici mesi, dal 15 maggio 2022 al 15 maggio 2023, la chiave di ricerca “Ultima Generazione AND attivisti” ha raccolto in Rete un totale 7.850 menzioni di cui 7.260 con un chiaro ed univoca indicazione di opinione qualitativa. L’88,34% degli utenti che online si sono relazionati con la keyword specifica di ascolto hanno manifesto un comportamento negativo, mentre appena il 6,33% di contro hanno rilasciato un atteggiamento positivo.

La linea temporale dell’engagement
In questo periodo sono state diverse le incursioni degli attivisti di “Ultima Generazione” che hanno generato in Rete un coinvolgimento, ma i picchi più significativi di coinvolgimento, che hanno superato abbondantemente il milione di interazioni, sono invece circoscritti a tre diversi periodi.
Il primo picco è del novembre 2022, quando si registrano ben quattro incursioni: gli otto kg di farina lanciati sulla Bmw dipinta da Andy Warhol ed esposta alla Fabbrica del Vapore di Milano, l’imbrattamento della sede della Cassa Depositi e Prestiti a Roma e quello vetro che protegge il dipinto di Van Gogh, “il Seminatore” sempre in mostra a Roma a Palazzo Bonaparte e, infine, l’incursione al Leopold Museum di Vienna per “sporcare “Morte e Vita di Gustav Klimt.

Il secondo picco è invece di gennaio di quest’anno e a trascinare l’engagement è l’azione di imbrattamento di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, avvenuta la mattina del 2 gennaio.

Infine, il terzo picco si registra a cavallo tra il mese di marzo e quello di aprile. Si parte il 17 marzo con l’imbrattamento di Palazzo Vecchio a Firenze e quello dell’acqua della Fontana della Barcaccia a piazza di Spagna a Roma del 1° aprile.

Le fonti del parlato
La torta dei territori digitali che hanno ospitato il parlato sviluppato dalla keyword “Ultima generazione AND attivisti” ci mostra una prima significativa particolarità: il 40%
circa del dibattito online è stato prodotto dai siti di news e se a questa quota aggiungiamo quella dei blog, siamo complessivamente al 53,26%. Al contrario, invece, la
fetta di parlato che si è dipanata sui tre principali social network raggiunge “solo” il 44,24% (Facebook, Twitter e Instagram).

Ciò, mette in luce un aspetto non secondario, che più della metà del dibattito sulle incursioni degli attivisti ha ottenuto audience unicamente grazie ai legacy media che hanno ripreso e amplificato la cronaca delle iniziative. Al contrario, sui social le iniziative di “Ultima generazione” non ha poi coinvolto più di tanto gli utenti.

 

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