Non esiste e non ci sarà alcuna autocertificazione precompilata per muoversi tra le diverse province in Campania. È questo il modus operandi della Regione guidata dal presidente Vincenzo De Luca, che martedì sera ha firmato l’ordinanza n.82 che impone il coprifuoco dalle 23 alle 5 e le forti limitazioni agli spostamenti inter-provinciali, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze lavorative o sanitarie.

In questi casi, come appreso dall’Ansa, sarà necessario avere con sé un’autocertificazione, non precompilata come durante la fase del lockdown: i cittadini campani dovranno semplicemente scrivere su un foglio l’autocertificazione, mettendo i propri dati anagrafici e la motivazione dello spostamento in quella data.

Non solo. La Regione chiarisce anche che l’ordinanza non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre Regioni: se per esempio un cittadino di Napoli vorrà andare a Roma, dovendo quindi attraversare la provincia di Caserta, potrà farlo.

Al contrario non si potrà andare in altre province neanche se si ha una casa di proprietà. Anche in questo caso è comodo fare un esempio: se un cittadino di Napoli possiede una casa nel Cilento, non potrà raggiungerla per trascorrere un week end. Spiega all’Ansa Roberta Santaniello, dirigente degli uffici di governo del territorio della Regione Campania: “Pensiamo ad esempio all’hinterland napoletano che ha un alto tasso di contagi ed è strettamente confinante con la provincia di Caserta, area anch’essa ad alta densità abitativa. Una mobilitazione libera potrebbe provocare la diffusione del virus da aree densamente popolate ad altre aree densamente popolate, creando un aumento dei contagi”

L’ordinanza al momento è valida fino al 30 ottobre ma è probabile che verrà ulteriormente prorogata: la data ‘finale’ tra l’altro coincide con il ponte festivo dal 30 ottobre al 2 novembre.

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