Avete fatto morire il cane” e scatta la vendetta a colpi di pugni, calci e schiaffi con una donna che tenta di colpire una docente con un pugno in pieno volto. Barbarie al dipartimento di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, in via Federico Delpino (alle spalle dell’Orto Botanico), dove nella mattinata di lunedì 21 ottobre  almeno quattro persone hanno aggredito medici e professori considerati responsabili della morte del loro cane. I video, diffusi già dopo poche ore sui social, sono diventati virali consentendo anche ai carabinieri di chiudere in pochissimo tempo le indagini sugli aggressori.

Muore cane, 4 ‘padroni’ arrestati per aggressione a medici

Quattro quelli finiti agli arresti domiciliari. Dovranno difendersi da concorso in aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo e Radiomobile di Napoli, i quattro hanno aggredito il medico veterinario e il borsista di ricerca nel cortile universitario davanti a decine di studenti, molti dei quali hanno ripreso il tutto con il cellulare. Sette i giorni di prognosi prescritti a entrambi dopo le cure in ospedale.

I quattro arrestati, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono finiti ai domiciliari in attesa di giudizio. Tre sono residenti a San Giorgio a Cremano (Napoli), uno a San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale. Si tratta di Vincenzo Del Cuoco, 49 anni, Giuseppe Dell’Aquila, 23 anni, Loredana Rinaldi, 46 anni, Emanuela Caturano, 42 anni.

Muore cane, la chiamata a casa dei padroni: “Venite qui e vendichiamoci”

Quest’ultimi hanno portato il cane, in gravi condizioni di salute, al Dipartimento di Medicina Veterinaria della Federico II affinché gli fosse prestato soccorso dopo averlo già provato a curare in una clinica privata. Nonostante i tentativi dei medici, l’animale è deceduto poco dopo in seguito alla gravità delle sue condizioni. Appresa la notizia, i padroni del cane hanno chiesto aiuto ai familiari, chiamandoli e invitandoli a raggiungere la struttura per consumare la propria vendetta. Sarebbero infatti circa una decina i protagonisti della folle aggressione a docenti e sanitari. Quattro quelli al momento identificati.

 

Redazione

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