Il solido legame tra istituti e territori
Banche popolari decisive per ripartire dopo la crisi
«Si sta decisamente intensificando la partecipazione delle banche e degli altri intermediari allo sforzo che tutti i settori produttivi sono oggi chiamati a esercitare per rendere l’economia globale più sostenibile. Di questo comincia a esservi crescente evidenza nel nostro paese». Così ha dichiarato il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, al Convegno dell’Associazione Europea del Diritto Bancario e Finanziario. Lo “sforzo”, riconosciuto da Visco, coinvolge anche il sistema bancario e in esso, naturalmente, quello del Credito popolare. Il tempo della ricostruzione è iniziato e, se da un lato il Pnrr viene considerato, a torto o a ragione, il pilastro della ricostruzione, sappiamo bene che esso di fatto è un quadro di riferimento per raggiungere obiettivi di modernizzazione e di rilancio ma, per svilupparsi pienamente, ha bisogno del credito, carburante necessario e indispensabile per la sua concreta realizzazione. Per questo, il sistema bancario gioca un ruolo centrale e imprescindibile in questa nuova sfida.
In particolare, le Banche Popolari e del Territorio hanno connaturata, nella propria ragion d’essere e nella propria storia, la consapevolezza consolidata che la via di uscita dalla crisi a un nuovo modello di sviluppo, finalizzato appunto a rendere “l’economia globale più sostenibile”, non possa che passare attraverso la cooperazione. La tragedia della pandemia ha fatto riscoprire il valore della cooperazione e della solidarietà in ogni ambito a cominciare proprio dal sistema economico e da quello bancario. Basterebbe questo a rendere evidente l’importanza del ruolo delle Banche Popolari in Italia. Ma una mappa della struttura del nostro sistema bancario nel paese, lo rende ancora più esplicito. Su 107 province le Popolari hanno una quota di mercato, in termini di sportelli, superiore al 25% in 27 province, 14 al nord e 13 al centro-sud a testimonianza di una presenza ampia e diffusa su tutto il territorio. Il 55% degli impieghi si concentra al nord e il 45% al sud. Nel 2021, i flussi di nuovi finanziamenti alle Piccole e Medie Imprese sono stati pari a 115 miliardi di euro e quelli alle famiglie, per i mutui, a 39 miliardi di euro.
In quasi 400 comuni italiani le Popolari sono l’unico riferimento creditizio e, nelle regioni meridionali, le uniche che continuano a mantenervi la propria sede legale oltre che una presenza capillare con quasi 1.000 sportelli. Le Popolari italiane possono vantare uno standard ethics rating pari a “EE” con outlook positivo con un dato superiore alla media del sistema bancario nazionale e di molte banche estere. I soci delle Popolari sono oltre 600 mila e i clienti quasi 7 milioni. Sono numeri che confermano quanto sia radicata, uniforme e forte la solidità del legame tra Popolari e i propri territori grazie a quella prossimità che rappresenta un’àncora di salvezza per numerose imprese che altrimenti sarebbero perdute, producendo un ulteriore depauperamento dell’intero tessuto produttivo. Questa presenza e questo radicamento nei territori non esclude una proiezione di carattere internazionale delle stesse Banche Popolari italiane che, attraverso Assopopolari, partecipano ad un progetto internazionale su sostenibilità e transizione ecologica promosso dall’ICA-International Cooperative Alliance e dall’ICBA-International Cooperative Banking Association che ha coinvolto il movimento della Cooperazione mondiale.
Come proprio ieri ha ricordato Carla Ruocco, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, «il nostro paese ha una vocazione territoriale che va salvaguardata. Ci sono tante piccole realtà bancarie che funzionano bene servendo i territori. Abbiamo un tessuto di microimprese che non è lo stesso di altre nazioni. La presenza delle Banche territoriali offre un grande servizio al tessuto delle PMI». Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione del G20 di Roma, disse: «Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà». Le Banche Popolari e del Territorio sono parte di quell’«insieme».
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