La sorte è beffarda. Mike Lynch era pronto a vendere il suo yacht a vela nel quale ha trovato la morte a largo di Porticello. L’indiscrezione arriva dai media britannici che raccontano di come il tycoon avrebbe messo sul mercato il Bayesian già lo scorso marzo, ma avrebbe cambiato idea il mese scorso dopo l’assoluzione dal processo per frode che lo vedeva imputato. In particolare è il Daily Telegraph che ne dà notizia, citando delle fonti del settore nautico che hanno confermato la storia.

Barca affondata, Lynch mesi fa voleva vendere il Bayesian per 30 milioni

Secondo il retroscena, Lynch avrebbe voluto trascorrere l’estate a bordo della barca a vela in giro per il Mediterraneo, anche per festeggiare l’assoluzione negli Usa, ma poi già in autunno avrebbe voluto rimettere in vendita l’imbarcazione. Lynch quindi aveva messo in vendita il Bayesian per una cifra di circa 30 milioni di sterline, prima di cambiare idea a luglio.

Come era il Bayesian, la barca a vela affondata a Porticello

Il Bayesian era un’elegante barca a vela di 56 metri con una stazza lorda di 473 tonnellate. Era stata costruita nel 2008 dal cantiere Perini navi Viareggio, per poi essere ristrutturata nel 2020 e progettata per viaggi di lusso. L’area dei ponti è di 436 metri quadrati e le sei cabine occupano un’area di 143 metri quadrati. A bordo può ospitare 22 persone, oltre al proprietario anche 11 ospiti e 10 membri dell’equipaggio. Costuito con uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak, la barca a vela era alimentato da due motori diesel Mtu a 8 cilindri da 965 Cv, e naviga a 12 nodi con una velocità massima di 15 nordi. La barca aveva il secondo albero più alto al mondo, il più alto in alluminio, alto 75 metri.

Redazione

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