Esteri
Barcellona, scontri tra indipendentisti e polizia fuori lo stadio, 40 feriti e 9 arrestati
Quaranta persone sono rimaste ferite quando la polizia ha caricato centinaia di dimostranti indipendentisti catalani con il volto coperto che hanno dato fuoco a contenitori dell’immondizia e barricate fuori dallo stadio Camp Nou di Barcellona. Nel frattempo all’interno dello stadio era in corso la partita tra Barcellona e Real Madrid, nel primo “Clasico” della stagione. Molti dimostranti portavano bandiere separatiste catalane. Alcuni gruppi hanno allestito barricate in mezzo alla strada, dando poi loro fuoco. Decine di agenti sono intervenuti e fuori allo stadio si è scatenato il panico.
La partita tra Barcellona e Real Madrid è terminata senza nessun goal. Nel recupero della decima giornata della Liga i blaugrana e i blancos si dividono la posta in palio restando appaiate in testa con 36 punti in classifica. Era da circa 17 anni che il ‘Clasico‘ non si chiudeva senza reti. Il match è stato caratterizzato dal largo numero di cartellini gialli, otto. Il Real Madrid è più intraprendente nel primo tempo senza però riuscire a pungere. Nella ripresa Messi e Suarez hanno due nitide occasioni da reti ma le sbagliano in maniera netta. Annullato un gol in fuorigioco a Bale entrato dal primo minuto in campo. Il match si è svolto in un clima di tensione con un largo dispiegamento di forze. Un match quasi surreale.
Dentro lo stadio non c’è stata la percezione dei duri scontri che si stavano svolgendo all’esterno. Salvo chi sbirciava internet. Ma le proteste non sono mancate neppure lì: il grido “indipendenza” e stato urlato di continuo e non solo, come da tradizione, al minuto 17 e 14 secondi di ogni match, e gli striscioni blu sono stati esposti più volte. E la partita è stata sospesa per un minuto intorno al 60′ quando dagli spalti sono piovute in campo decine di palloni da calcio gialli. Tutto dentro è scorso in un clima infuocato ma senza nervosismi eccessivi. E anche il deflusso solo dalla zona nord è andato per le lunghe, ma senza intoppi.
Al termine del match gli scontri erano finiti e della battaglia restavano solo i cassonetti bruciati. Poteva andar decisamente peggio, considerato che il Clasico – in programma a ottobre – era stato spostato proprio per i timori di ordine pubblico e che girava forte la voce che gli indipendentisti avrebbero impedito con le maniere forti alla gente di entrare allo stadio. Anche se questi scontri sono i primi da qualche settimana in qua, in una Barcellona che probabilmente aspetta il nuovo governo spagnolo prima di tornare ad agitarsi.
Oltre a incendiare barricate erette nelle strade, i dimostranti, molti dei quali con bandiere indipendentiste catalane, hanno ribaltato un furgone della polizia e divelto cartelli stradali. La calma è tornata dopo la fine della partita, conclusasi 0-0. La polizia aveva chiuso le uscite a sud dello stadio, invitando i tifosi a lasciare la struttura attraverso le porte settentrionali “per ragioni di sicurezza”. Si tratta dei primi scontri violenti da quando nove leader separatisti catalani sono stati condannati a pene carcerarie a ottobre.
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