“È Conte che sta tenendo in ostaggio la sua maggioranza e il Paese”, dice la ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova. Rappresentante di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, scintilla e miccia degli attriti nell’esecutivo, a partire da Recovery Fun e Mes. Non usa mezze parole, a poche ore dal Consiglio dei Ministri che dovrebbe approvare il Recovery Plan, la ministra. Poi Italia Viva ritirerà la sua delegazione, ovvero le ministre Bellanova ed Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Questo il passaggio che aprirebbe ufficialmente la crisi di governo. Potrebbe essere insomma questione di ore per l’esecutivo.

Una situazione esplosa intorno al Recovery Plan, alla task force per il Piano, all’utilizzo del Mes, alla delega ai servizi segreti e ad altri punti sollevati da Renzi. L’ex Premier ha anche presentato un piano, Ciao, acronimo di Cultura Infrastrutture Ambiente Opportunità, con 63 proposte. Un pressing che ha costretto il governo a rivedere in parte le sue idee sul piano.

E infatti Matteo Renzi, su Facebook, ha scritto: “Prima ci insultano. E poi ci danno ragione senza ammetterlo. È avvenuto sul rapporto Stato/Regioni. È avvenuto sul bicameralismo. È avvenuto sulla decontribuzione del JobsAct. È avvenuto su Industria 4.0. È avvenuto sui diritti sociali e civili. È avvenuto sui vaccini. È avvenuto sull’idea di Europa, su Trump, sui temi dell’Expo. È avvenuto sulla centralità della scuola (a proposito, brava Toscana). Adesso è avvenuto anche sul Recovery Plan dove ci stanno dando ragione – e quindi ha chiosato – Stiamo facendo una battaglia di libertà e di coraggio contro il pensiero unico di larga parte dei talk e dell’informazione di palazzo. Ma lo stiamo facendo perché dalla nostra parte abbiamo le idee e la voglia di dare una mano ai nostri figli”.

 

Prima ci insultano. E poi ci danno ragione senza ammetterlo.
È avvenuto sul rapporto Stato / Regioni.
È avvenuto sul…

Pubblicato da Matteo Renzi su Martedì 12 gennaio 2021

Solo qualche ore prima da Palazzo Chigi era trapelata una sorta di avvertimento: “Se il leader di Iv Matteo Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv”.

LA MINISTRA – “Oggi andremo in Cdm per senso istituzionale e daremo il nostro voto sul Recovery plan – ha detto Bellanova a L’Aria che tira su La7 – Non bloccheremo questo percorso, lavoriamo per migliorarlo ancora perché ci sono ancora dei punti insufficienti. Poi faremo la battaglia in Parlamento, vedremo se dalla maggioranza o come senatrice di opposizione”. Al segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti – che aveva definito la crisi “inspiegabile” – la ministra ha risposto: “Andare avanti con le minacce non aiuta nessuno”.

E quindi ha aggiunto: “Se Conte ascolterà quella parte di colleghi – e ce ne sono tanti, anche privatamente – di mettersi a lavorare seriamente e adempiere al suo dovere di costruttore della coalizione di maggioranza, allora noi ci siamo. Il galleggiamento non è quello che serve alla nostra forza politica, né al Paese. Il galleggiamento è dannoso per il Paese”. I temi, ha continuato, “sono quelli che ci hanno unito in questa fase. Sul Mes avevamo posizioni condivise: noi, Pd, Leu dicevamo che serviva. L’ho sentito dire anche al ministro della Salute, Roberto Speranza. Non ci appiattiamo su una posizione ideologica e diciamo discutiamone”.

“Questa fase è chiusa, ora bisogna capire se c’è possibilità di riscrivere un progetto di governo”, ha chiarito la capodelegazione. Italia Viva intanto smentisce “passi indietro” e, spiegano fonti renziane all’Ansa, cerca un luogo per tenere una conferenza stampa domani pomeriggio, alla Camera o al Senato, alla quale parteciperà il leader Matteo Renzi.

Redazione

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