Il processo per un servizio diffamatorio
Benno Neumair, gli avvocati portano a processo “Chi l’ha visto?” e Sciarelli per diffamazione
Il prossimo 9 maggio il giornalista Giovanni Loreto Carbone e Federica Sciarelli, responsabile dello storico programma di Rai3 ‘Chi l’ha visto?’, dovranno affrontare un processo per diffamazione aggravata per un servizio televisivo mandato in onda lo scorso 10 marzo 2021.
Oggetto di quel servizio era il caso giudiziario riguardante Benno Neumair, il 31enne reo confesso dell’omicidio dei genitori e dell’occultamento dei loro corpi.
A denunciare Sciarelli e Giovanni Loreto Carbone erano stati gli avvocati di Neumair, Flavio Moccia e Angelo Polo. Come sottolinea oggi il Corriere della Sera, nodo del contendere era sostanzialmente il non detto di una frase pronunciata nel servizio: “Nei vari interrogatori, sicuramente su consiglio degli avvocati, Benno restringe sempre di più l’intervallo di tempo tra lo strangolamento del padre e l’arrivo in casa della madre”.
Secondo i legali che accusano i due giornalisti di diffamazione, con quella frase l’autore del servizio intendeva sottolineare che gli avvocati di Benno gli avrebbero suggerito di mentire, per nascondere il fatto che il secondo delitto sarebbe stato premeditato. Nonostante la richiesta di archiviazione della denuncia da parte della Procura, il gip ha invece disposto l’imputazione coatta e dunque tra pochi giorni inizierà il processo davanti alla giudice Julia Dorfmann.
Lo scorso novembre Benno Neumair era stato condannato all’ergastolo con un anno di isolamento diurno dalla Corte d’assise di Bolzano per l’omicidio del padre Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68 anni, entrambi insegnanti in pensione: i due furono uccisi nella loro casa di Bolzano in via Castel Roncolo il 4 gennaio 2021, con i due corpi ormai privi di vita gettati dal figlio nel fiume Adige.
Benno Neumair aveva confessato l’omicidio dei genitori l’11 febbraio in carcere, qualche giorno dopo il ritrovamento nel fiume del corpo della madre, all’altezza di Egna. La salma del padre invece era stata notata galleggiare nel fiume Adige a Trento da un passante il 27 aprile.
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