Oggi è il giorno del lutto nazionale. I funerali di Silvio Berlusconi si stanno svolgendo nel Duomo di Milano, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, dei familiari e degli amici. Gremita la Piazza. Prima della cerimonia, familiari e amici si sono ritrovati ad Arcore per dare l’ultimo saluto al Presidente. Nella cappella di villa San Martino ieri c’è stato l’abbraccio tra il fratello di Berlusconi, Paolo, e i cinque figli riuniti attorno al feretro. Un momento di profondo raccoglimento, riportato tra le pagine del Corsera, per salutare per l’ultima volta il Cavaliere che ha cambiato l’italia.

Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Tutti insieme, uniti come non mai, in un momento in cui hanno perso una guida oltre che un padre. Un senso di unità che hanno comunicato sulle pagine dei principali quotidiani, fra i quali la pagina acquistata su Il Riformista, nella quale si rivolgono al «Dolcissimo papà», e gli dicono: «Grazie per la vita. Grazie per l’amore. Vivrai sempre dentro di noi». Firmato semplicemente: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi, sopra una foto di Berlusconi di profilo, sorridente. Telecamere, fotografi e la folla di cittadini e istituzioni: la folla in Piazza Duomo, a Milano, rende il doveroso omaggio al suo esimio concittadino. I figli, uniti come voleva il padre, siederanno nelle panche sulla destra nella navata centrale del Duomo. Per il Cavaliere sono previsti lutto nazionale e funerali di Stato. Le esequie sono presiedute da Mario Delpini, Arcivescovo del capoluogo lombardo, e vedono la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La diretta dei Funerali di Stato –

Ore 19:22 – L’addio a Berlusconi, Fascina e Marina mano nella mano: lacrime, carezze e sguardo fisso su Silvio

Ore 17.22 – “Grazie Silvio. Non ti dimenticheremo” è il commento della premier Giorgia Meloni che su Twitter pubblica un video che ripercorre la vita del Cavaliere. “Combattente, coraggioso, determinato. Uno dei più grandi imprenditori che l’Italia abbia mai avuto. Capace di innovare e costruire nuove strade, sempre pronto a difendere l’interesse nazionale. Ha governato con l’orgoglio, la visione e l’autorevolezza che una nazione come la nostra merita e richiede. Ha reso l’Italia centrale nello scenario internazionale. E ha scritto pagine significative della nostra storia. Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse ma l’obiettivo comune ma l’obiettivo era e rimarrà comune. Rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio. Ti renderemo orgoglio”.

Ore 17 – Silvio Berlusconi, l’omelia recitata durante i funerali: il testo completo.

Ore 16.51 – FERETRO A VILLA SAN MARTINO, POI CREMAZIONE – Il feretro di Silvio Berlusconi sta rientrando a Villa San Martino ad Arcore, in provincia di Monza. L’ex premier sarà poi cremato nel tempio crematorio Panta Rei di Valenza Po, come avvenuto per i genitori, Rosa e Luigi, e la sorella Maria Antonietta le cui urne sono ora conservate nel Mausoleo di Villa San Martino.

Ore 16.42 – CONTESTATORE AGGREDITO – In piazza Duomo presente un contestatore che, con indosso una magia “io non sono in lutto”, ha esposto un cartello con la scritta “Vergogna di Stato”. L’uomo è stato aggredito dalla folla e allontanato. Necessario poi l’intervento della polizia per evitare un vero e proprio linciaggio. L’uomo è stato infatti protetto e scortato in sicurezza fuori dalla piazza. “Questo è un funerale di Stato e io sono qui per dire che è una vergogna di Stato”, aveva detto rispondendo a una cronista, così come ricostruisce l’agenzia Agi. L’uomo è stato aggredito prima da un signora che con un ombrello ha fatto cadere a terra il cartello che esponeva. Poi altre persone l’hanno accerchiato urlandogli “scemo, scemo” e “vai a fuori dai c.oni”.

Ore 16.37 – IL GRAZIE DEI FIGLI ALLA FOLLA –  I figli di Silvio Berlusconi – e in particolare Luigi, e Barbara – hanno ripetuto numerosi “grazie” al termine dei funerali rivolgendosi alla gente presente in Piazza Duomo che ha salutato con lunghi applausi e cori il feretro dell’ex presidente del Consiglio. Dopo essersi raccolti intorno alla bara, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si sono allineati per qualche secondo rivolti verso la folla.

Ore 16.33 – Il feretro di Silvio Berlusconi lascia il Duomo di Milano. All’uscita sono riesplosi i cori “Un presidente, c’è  solo un presidente”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i presidenti del Senato e della Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana si sono stretti intorno alla famiglia.

Ore 16.22 – BACI E CAREZZE AL FERETRO PRIMA DI RIPARTIRE – La bara di Silvio Berlusconi è stata già caricata sul carro funebre che sta per ripartire da piazza del Duomo. Prima della chiusura del portellone sia la compagna Marta Fascina, in lacrime, che i figli si sono avvicinati per una “carezza” e un bacio sul feretro.

Ore 15.58 – DELPINI: “PERSONAGGIO ALLA RIBALTA MA PUR SEMPRE UN UOMO” – “Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”. Così l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini nella sua omelia per i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, in corso nel duomo di Milano. “Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari”, ha spiegato Delpini. E ancora “Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico nei nostri tempi è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta”, ha concluso.

Ore 15.54 – FASCINA, LACRIME E SGUARDO FISSO AL FERETRO – Marta Fascina piange guardando fisso il feretro di Silvio Berlusconi durante i funerali del suo compagno, nel duomo di Milano. Le telecamere indugiano spesso sul suo volto. Accanto è seduta la primogenita dell’ex premier, Marina.

 

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Ore 15:44 – COMMOZIONE TRA FAMILIARI DI BERLUSCONI – La commozione avvolge la famiglia dell’ex premier non appena il feretro è giunto davanti all’altare nel Duomo. In lacrime la primogenita Marina, la compagna Marta Fascina e il figlio Pier Silvio.

Ore 15:40 – MONSIGNOR DELPINI: “BERLUSCONI OGGI SOLO UOMO” –  Nel corso della sua omelia, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini ha ricordato che “Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”.

Ore 15.35. Marta Fascina addolorata e in preghiera

Ore 15.22. La celebrazione

Ore 15.09. Il dolore dei familiari

Ore 15.06. La bara percorre la navata, preceduta da Monsignor Delpini

Ore 15.04. Le telecamere riprendono il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commosso e in lacrime

Ore 15.00. Il picchetto d’onore accoglie le spoglie di Silvio Berlusconi

Ore 14.58. Il feretro arriva in Piazza Duomo

Ore 14.50. Entra il Presidente Mattarella

Ore 14.48. L’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal Sindaco di Milano Beppe Sala e da un grande applauso dei presenti.

Ore 14.45. L’arrivo della Premier Giorgia Meloni, accolta dall’applauso della piazza


Ore 14.42. Presente il giornalista Paolo Liguori

Ore 14.39. Presenti gli ex Presidenti del Consiglio Mario Draghi, Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Mario Monti

Ore 14.38. La commozione della seconda moglie, Veronica Lario.

Ore. 14.36. Le più alte cariche istituzionali iniziano ad entrare nel Duomo. In questa foto, il Presidente Ignazio la Russa e la segretaria di Palazzo Madama Elisabetta Serafini.

Ore 14.33. L’interno del Duomo di Milano è gremito. Sono stati posizionati degli schermi per consentire a tutti di seguire la funzione religiosa

Ore 14-30. La folla in Piazza Duomo è immensa

Ore 14.27. Il feretro inizia il suo viaggio verso il Duomo di Milano.

Ore 14-24. il feretro di Silvio Berlusconi sta partendo da Villa San Martino. Grande è la commozione dei presenti.

Ore 14:10 –  Il feretro di Silvio Berlusconi ha attraversato Milano, scortato dai familiari. Il corteo funebre si è mosso da Villa San Martino, la residenza di Arcore. I famigliari dell’ex Premier hanno poi preso posto nelle prime file alla destra dell’altare del Duomo – compresa l’attuale compagna Marta Fascina e l’ex moglie Veronica Lario – mentre al lato opposto siedono le autorità, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come da cerimoniale, sarà l’ultimo ad entrare in Duomo per le esequie.

Ore 14 – Sei sedie coi nomi di ‘Marta, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi’. Questa la prima fila sul lato destro della navata del Duomo di Milano, riservata ai familiari, in attesa dell’arrivo del feretro di Silvio Berlusconi per i funerali di Stato. In seconda fila siederanno i nipoti e l’ex moglie Veronica Lario.

I funerali di Stato

A differenza delle esequie solenni, cui partecipano le massime cariche istituzionali ma che non sono finanziate dal Governo, i funerali di Stato prevedono entrambi i punti, secondo la legge n. 36 del 7 febbraio 1987. Tra le spese a carico dello Stato figurano non solo l’organizzazione del rito funebre ma anche il trasporto della salma e la sua sepoltura.

Normalmente, le esequie di questo tipo sono riservate, e anzi obbligatorie – salvo diverse indicazioni dalla famiglia – per il presidente della Repubblica, del Senato, della Camera dei deputati, del Consiglio dei Ministri della Corte costituzionale.

Per queste cariche, i funerali di Stato sono previsti in qualsiasi circostanza, sia che siano ancora in carica che se la scomparsa avvenga successivamente al loro mandato. Tra coloro ai quali Palazzo Chigi paga le esequie rientrano anche i ministri della Repubblica, ma solo se sono in carica al momento del decesso. 

Il cerimoniale

Le norme scandiscono i momenti e i gesti della cerimonia, e dispongono indicazioni sul dress code dei partecipanti, sulle onorificenze, sull’allestimento della camera ardente e sull’esposizione della bandiera nazionale.

In tema di vestiario, abiti scuri o neri sono previsti sia per gli uomini sia per le donne, con l’aggiunta di qualche accorgimento in più nel caso di funerali di presidenti o ex presidenti della Repubblica. In questa circostanza, agli uomini è richiesto di indossare la cravatta nera lunga e, a volte, anche frac e gilet nero, insieme con l’onorificenza a forma di rosetta. Per le donne, invece, obbligo di abito nero lungo con onorificenza a forma di spilla e velo nero a coprire il viso. Militari e appartenenti a corpi armati, infine, indosseranno in ogni caso la divisa, seguendo le indicazioni dei dipartimenti di appartenenza.

La camera ardente in genere deve essere chiusa all’accesso dei cittadini entro un’ora dal tramonto e può essere allestita anche nelle sedi degli organi a cui il defunto apparteneva. Nel caso specifico di Berlusconi, tuttavia, non è stata allestita alcuna camera ardente, per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e la bandiera del Paese non avvolgerà la sua bara.

Quest’ultima, infatti, è un plus che si riserva a presidenti o ex presidenti della Repubblica, militari o dipendenti pubblici caduti per la Patria, vittime di azioni terroristiche o di attentati della criminalità organizzata e Medaglie d’oro al Valore militare.

Gli onori militari verranno tributati al feretro all’ingresso e all’uscita della Cattedrale milanese in presenza di un rappresentante dello Stato, in questo caso lo stesso presidente Mattarella, con una corona in posizione di rilievo rispetto alle altre, e la recita di un’orazione commemorativa ufficiale.

Redazione

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