È Marina Berlusconi, a raccontare quel 10 giugno 2023, quando il Cav., seduto al tavolo in una stanza dell’ospedale San Raffaele, prende carta e penna e immagina un dialogo con la sua Forza Italia. Sa già che la sua presenza al mondo sta per finire. La cronaca di quei momenti viene raccontata dalla figlia primogenita di Silvio, lo fa in «In nome della libertà», libro a firma di Paolo Del Debbio dedicato alla memoria dell’ex Presidente del Consiglio, che il prossimo 9 aprile pubblicherà il suo scritto inedito.
Documento che appare agli occhi di Marina al tempo stesso tragico e grande. “Non potrò mai, mai dimenticare quei momenti. Nemmeno lo voglio. Mio padre anche durante la permanenza in ospedale non aveva mai smesso di lavorare – scrive Marina nel racconto pubblicato dal Corriere della Sera -, chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere, evidentemente aveva già riflettuto durante la notte, come sempre, su quello che voleva dire. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare”.
Le parole di Berlusconi poco prima di morire e il racconto di Marina: “Era lui a consolare me”
“Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai”. Il 10 giugno Berlusconi parlava così a sua figlia: “I quei giorni avevo promesso a me stessa che mai l’avrei fatto davanti a lui – racconta l’imprenditrice -, ma qualche lacrime scese ugualmente. In quei momenti mi prese la mano e la accarezzò. Era lui a consolare me”.
Il lascito morale
Dell’ultimo scritto inedito di Berlusconi, Marina racconta: “Mi resi conto che quello che stava scrivendo era il suo lascito ideale, il suo testamento. La sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato. Sapevo che la fine era vicina, ma rendermi conto parola dopo parola che ne era pienamente consapevole anche lui mi costrinse ad alzarmi e ad allontanarmi per qualche secondo, per riuscire a controllare la tempesta devastante dei miei sentimenti. Continuò a scrivere, e quando ebbe finito chiese di essere riaccompagnato a letto. Quelle pagine sono un ricordo molto privato, ma io credo sia giusto divulgarle”.
Il ricovero di Berlusconi e l’addio
Marina racconta anche del ricovero di suo padre: “Era la seconda volta e doveva essere una breve permanenza, il tempo di fare alcune terapie, nuovi esami. Nessuno immaginava che la fine fosse così vicina. Gli avevo fatto visita la sera precedente, venerdì 9 giugno. Era stata una serata molto dolce e affettuosa, l’avevo visto bene, la speranza che il male gli concedesse ancora un po’ di tempo si era riaccesa. Tornai il giorno dopo, trovai purtroppo un altro uomo. Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Per me fu un colpo tremendo, anche se mi imposi, come facevo da tempo, di mantenere il sorriso”.
Fu in quei giorni che Marina gli disse: “Papà, tu come tutti gli uomini potrai anche andare – ma non se ne andrà mai quello che hai fatto, non se ne andranno mai gli ideali per i quali ti sei battuto. Resteranno qui con noi, a guidare il nostro cammino e il cammino di chi verrà dopo di noi, perché è di questi ideali che si nutrono gli uomini e le donne di buona volontà”.
L’estratto del dialogo con sé stesso
Nel dialogo con sé stesso, Berlusconi parla di Forza e dei suoi ideali. Del lascito morale è stato diffuso in anteprime un estratto:
Domanda: Ma, Presidente, che partito è Forza Italia?
Risposta: Forza Italia è il partito del cuore, Forza Italia è il Partito dell’amore, per i propri figli, per i propri propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno. È il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti. Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati.
Forza Italia è il partito del mondo che ama la pace, del mondo che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono, Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, degli Stati che si aiutano l’un l’altro. Forza Italia è il partito della libertà della democrazia, del cristianesimo, è il partito della dignità, del rispetto di tutte le persone, è il partito del garantismo della giustizia giusta. Ripeto, Forza Italia è il partito della libertà. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti noi.
Domanda: Ah, appunto, dimenticavo. Ma lei di che partito è?
Risposta: Sono anch’io di Forza Italia, del partito che ho fondato io, che vorrei possa essere così, convincendo tutti i cittadini dell’Italia e del mondo.