Berlusconi show a Bruxelles: “Draghi al Quirinale? Meglio premier”. Scontro con Gelmini: “Fuori dalla realtà”

E’ un ‘Silvio Berlusconi show’ il ritorno del Cav, dopo anni di assenza, al vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles. Il leader di Forza Italia, apparso in buone condizioni di salute dopo i tanti controlli in ospedale degli ultimi mesi, è volato in Belgio assieme al coordinatore di FI Antonio Tajani all’indomani del vertice di coalizione di Villa Grande a Roma con Salvini e Meloni.

Un viaggio testimoniato anche sui social, in una foto pubblicata su Instagram: “In volo verso Bruxelles per partecipare al Summit del Ppe. Finalmente ritorniamo in presenza!”, scrive Berlusconi fotografato in aereo assieme a Tajani.

E a Bruxelles, ai giornalisti, snocciola tutte le questioni di più scottante attualita: lo stato di salute del centrodestra e di Forza Italia, il ruolo di Draghi e il dibattito sul Quirinale.

IL RUOLO DI DRAGHI – Sul presidente del Consiglio il giudizio è netto: “Sarebbe certamente un ottimo presidente della Repubblica, mi domando se il suo ruolo attuale continuando nel tempo non porterebbe più vantaggi al nostro paese”.

E sempre su Draghi Berlusconi rivendica di aver “partecipato in maniera pragmatica e concretissima alla sua carriera e alla sua esperienza, prima come Governatore della Banca d’Italia, dove dovetti contrastare la linea contraria del ministro Tremonti, poi come capo della Bce, e sono ancora io che ho pensato a lui per un governo di coalizione, che potesse mettere insieme anche destra e sinistra in Italia, per superare l’emergenza del Covid. Draghi ha con me un rapporto solidissimo e antico”.

Sul suo, di ruolo, il numero uno di Forza Italia si dice invece “in forma dopo un po’ di acciacchi dovuti al Covid”.

IL QUIRINALE – Il Colle sarà il tema centrale del prossimo anno in Parlamento, con l’elezione del successore di Sergio Mattarella. Sul Quirinale però, almeno pubblicamente, Berlusconi glissa: “Non ha per il momento idea al riguardo”, dice parlando di sé in terza persona l’ex premier.

Una questione che vede intervenire a distanza anche Matteo Salvini. “Ovviamente se decidesse di scendere in campo lui, come leader di uno dei partiti del centrodestra, avrebbe tutto il nostro sostegno. Ma dovete chiederlo a lui. Il centrodestra è unito sull’elezione del presidente della Repubblica e, dopo varie volte in cui era minoranza, stavolta partiamo in posizione di vantaggio”, dice il leader della Lega.

LA ROTTURA IN FORZA ITALIA – Toni che si inaspriscono invece quando Berlusconi è chiamato a discutere dei problemi all’interno di Forza Italia, con l’elezione a capogruppo di Barelli e le dichiarazioni al veleno della ministra Mariastella Gelmini (“Qualcuno a raccontato bugie a Berlusconi”).

Io non so cosa è successo al ministro Gelmini, le dichiarazioni di ieri sono anche contrarie assolutamente alla realtà. Per esempio per quanto riguarda i rapporti con i nostri ministri al governo c’è sempre stata una riunione dei tre i ministri con i vertici di Forza Italia ogni settimana”, ha detto Berlusconi, aggiungendo: “Oggi i giornali hanno parlato di separazione, tutte cose esagerate e non c’è assolutamente nulla di cui io mi debba preoccupare”.

Parole che non hanno smorzato i toni all’interno del partito. “Inutile ignorare quanto accaduto ieri tra persone che ambiscono solo a rilanciare Forza Italia, che ha un’occasione da cogliere ma vive un momento di difficoltà innegabile. Il malcontento c’è, è diffuso, Mariastella Gelmini ne ha dato corretta raffigurazione, e io stesso l’ho ribadito ieri pomeriggio al Presidente Berlusconi, presente il coordinatore Tajani”, ha chiarito infatti in una nota Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, evidenziando così la spaccatura tra gli azzurri.