Il leader di Forza Italia
Berlusconi si candida al Senato: “Così faccio contenti tutti, Meloni premier adeguata”
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha annunciato la sua candidatura al Senato alle prossime elezioni politiche che si terranno il 25 settembre. Il fondatore e presidente di Forza Italia, per quattro volte Presidente del Consiglio, ha rilasciato un’intervista a Radio Anch’io su Rai Radio 1. “Ci sto pensando perché ho avuto pressioni da parte di tantissimi. Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia”.
Fi ha presentato ieri nella sede di Roma il simbolo per le politiche. Al centro lo storico logo, la scritta “Berlusconi presidente” e sopra il riferimento al Partito popolare europeo. “È il simbolo con cui ci presenteremo alle elezioni del 25 settembre. È un simbolo che porta i colori di Fi, il nome del nostro leader ma abbiamo aggiunto il Ppe – ha commentato il coordinatore Antonio Tajani. Una scelta “in accordo con la famiglia popolare, abbiamo deciso di ribadire che in questa campagna elettorale c’è una presenza forte di una anima cristiana, democratica, liberale, riformista, garantista che fa esplicito riferimento si valori del Partito popolare europeo“.
Tutti i sondaggi danno in netto e schiacciante vantaggio il centrodestra. Secondo le ultime stime dell’Istituto Cattaneo lo strappo tra di Azione di Calenda e il Partito Democratico ha portato in dotazione alla coalizione altri 19 collegi alla Camera e 9 al Senato. Il centrodestra potrebbe eleggere 245 parlamentari su 400 alla Camera e 127 su 200 al Senato. Ancora “altamente improbabile” il traguardo della maggioranza di due terzi del Parlamento che permetterebbe alla coalizione di cambiare la Costituzione senza neanche passare dal referendum popolare.
Per Berlusconi si era parlato della Presidenza del Senato, seconda carica dello Stato. Lui aveva smentito. Oggi dice che sulla leadership è già tutto nero su bianco. Chi prende più voti esprime il Presidente del Consiglio. Non c’è partita stando ai sondaggi: dovrebbe essere il turno di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, diventerebbe la prima Presidente del Consiglio donna. “Noi abbiamo detto che chi ha più voti proporrà al capo dello Stato il nome del candidato premier. Se sarà Giorgia, io sono sicuro che si dimostrerà adeguata al difficile compito”.
Di certo Berlusconi è partito più spedito di tutti nella campagna elettorale. Per prima cosa ha proposto un innalzamento delle pensioni al minimo di mille euro e milioni di alberi da piantare. Si è intestato il Pnrr facendo infuriare qualcuno e provocando l’ironia di qualcun altro. A Radio Anch’io è tornato a spiegare il modello della Flat Tax. “Quando nel 1994 il ministro Martino e io proponemmo la flat tax, abbiamo studiato 57 esperienze in altrettanti Paesi. Non è corretto dire che la flat tax costi di più, almeno nel medio periodo perché l’evasione e l’elusione diventano meno convenienti. Fa emergere il sommerso”, ha spiegato il Cavaliere. Il presidente di Forza Italia ha anche sottolineato: “Comunque siamo persone responsabili, procederemo con gradualità, non intendiamo fare nuovo deficit”. Anzi, “con la flat tax evasione ed elusione diventano meno convenienti, si produce uno stimolo che deriva dall’economia e fa crescere occupazione, investimenti ed entrate pubbliche così la necessità di spesa sociale diminuisce”.
Stoccata anche al centrosinistra, quella che agita lo spettro del fascismo: “Ho l’impressione che questa preoccupazione sia molto enfatizzata dalla sinistra. Il Pd in questi giorni sembra impegnato a creare un nuovo Cnl, come se si trattasse di liberare il Paese dal nazismo. Tutto questo è un po’ ridicolo e non fa bene di certo alla qualità del dibattito politico”. Secondo l’ex Presidente del Consiglio mentre in Italia la sinistra discute di fascismo e autoritarismo, “in Europa c’è molta più maturità, più responsabilità, più rispetto per noi e per l’Italia”.
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