"Accordo con i talebani ai checkpoint"
Biden: “E’ l’evacuazione più difficile della storia, Afghanistan non sarà mai base dei terroristi”
L’evacuazione dall’aeroporto di Kabul “è uno dei traporti aerei più difficili della storia, fatto grazie agli Usa, più di 13mila persone sono state evacuate da quando abbiamo iniziato”. E’ quanto sottolinea il presidente Usa, Joe Biden, in conferenza stampa alla Casa Bianca, annunciando poi un accordo con i talebani che “ai checkpoint fanno passare chi ha un passaporto americano. Ma altro problema è per chi è tra la folla: ieri e l’altro ieri siamo usciti dall’aeroporto e abbiamo portato dentro 69 americani. Il problema ora è come gestire la folla. Ci sono moltissimi afghani che ci hanno aiutato e ora vogliono venire in America, e faremo di tutto per aiutarli”.
Le operazioni di evacuazione dall’aeroporto di Kabul “continueranno nei prossimi giorni, faremo tutto quello che possiamo per dare una evacuazione sicura agli americani e agli afghani che sono in pericolo perché hanno collaborato con le forze estere. Vi garantisco che mobiliterò tutte le risorse necessarie. Siamo in costante contatto con i talebani, per garantire la sicurezza degli americani e dei civili. E sono stato chiaro: qualsiasi attacco alle operazioni in aeroporto avrà una risposta immediata“.
Poi ribadisce che la missione statunitense in Afghanistan, intrapresa 20 anni fa, aveva “lo scopo preciso di liberarci di Al Qaeda e prendere Osama Bin Laden, e lo abbiamo fatto”, auspicando che “i talebani” capiscano “che l’Isis e i terroristi sono loro nemici, e non permetteremo che l’Afghanistan diventi una base per i terroristi”.
Sul caos e la ressa di questi giorni all’aeroporto di Kabul, con mamme disperate che hanno tentato di affidare i propri figli ai militari presenti, Biden chiarisce: “Abbiamo messo in sicurezza l’aeroporto” di Kabul “e fatto riprendere i voli, non solo quelli militari, per portare via i civili in pericolo. Abbiamo divisioni dell’esercito che proteggono l’aeroporto. Sono stati giorni molto duri, si capisce che la popolazione è terrorizzata, è un dolore che sento a livello umano. Ora abbiamo una missione da compiere in Afghanistan, e abbiamo circa 6mila dei nostri uomini migliori intorno all’aeroporto di Kabul per aiutare nelle operazioni. Faremo tutto il possibile per far arrivare tutte le persone in aeroporto e la ragione per cui non abbiamo ancora allargato il perimetro dell’aeroporto è perché questo probabilmente avrebbe conseguenze non volute”.
Poi ritorna sull’avanzata-lampo dei talebani, che nel giro di pochi giorni hanno riconquistato buona parte del Paese: “L’unica cosa da fare era preparare forze americane per il processo di evacuazione. Secondo le informazioni che avevamo quello che è successo sarebbe potuto avvenire più avanti, e invece è avvenuto prima del previsto. Non ci aspettavamo che le posizioni afghane sarebbero state abbandonate così in fretta. Ma non c’è modo in cui avremmo potuto lasciare l’Afghanistan senza quello che state vedendo adesso. Eravamo in una posizione non comoda”.
Watch live as I deliver remarks on the evacuation of American citizens and their families, SIV applicants and their families, and other vulnerable Afghans. https://t.co/g1Pkeq3gwI
— President Biden (@POTUS) August 20, 2021
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