È iperattivo, non è gestibile, quindi non può stare a scuola. Con questa motivazione, un bimbo di sei anni è stato sospeso dall’Istituto comprensivo di Ladispoli perché creava disagi durante le lezioni. La sospensione del bambino, affetto da “un disturbo di deficit con iperattività”, è per 17 giorni ma il Tar del Lazio lo ha reintegrato, disponendo l’immediato rientro in classe. Solo che il decreto del Tar non è rispettato dal preside, spiega Repubblica.

Bimbo iperattivo sospeso da scuola a Ladispoli, l’appello dei genitori

“Nostro figlio deve tornare a scuola come disposto da Tribunale, Ci appelliamo al ministro Valditara: faccia rispettare alla scuola il decreto del Tar, lo faccia per la serenità di nostro figlio di appena sei anni che si vede negato un diritto” hanno detto i genitori del bambino.

Bimbo iperattivo sospeso da scuola a Ladispoli, la versione del preside

Secondo il preside della scuola di Ladispoli, come raccontato a Repubblica, la decisione della sospensione è arrivata “non per punirlo, ma come insegnamento”. “Se si sta in una comunità si deve imparare a rispettare le regole, così poi si torna rispettando il prossimo”, ha poi aggiunto il preside. Secondo quanto riporta il dirigente scolastico, sarebbe anche la famiglia a non collaborare e a non badare abbastanza al bambino.

L’ispezione sulla sospensione

In realtà, come riporta l’Ansa che cita fonti ministeriali qualificate, proprio su disposizione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, l’ufficio scolastico regionale ha già disposto un’ispezione per capire perché il decreto del Tar del Lazio che disponeva il rientro a scuola dell’alunno iperattivo non è stata rispettata dall’istituto di Ladispoli. Quindi andrà accertato se la “metodologia di insegnamento” portata avanti dalla scuola sia valida, per un bambino che, come riporta la documentazione dell’ospedale Gemelli che lo segue, ha “un disturbo da deficit di attenzione con iperattività (Adhd) di tipo combinato associata a marcata difficoltà nella regolazione degli aspetti comportamentali e aggressivi”.

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