L’esercito americano si è scusato dopo che i soldati hanno accidentalmente preso d’assalto, durante un’esercitazione, una fabbrica in Bulgaria. La fabbrica produce macchinari per la lavorazione dell’olio d’oliva e il mese scorso dopo una normale giornata di lavoro si sono trovati “presi d’assalto” dai militari.

I soldati statunitensi fanno parte della 173a Brigata aviotrasportata e si stavano esercitando da giorni su come impadronirsi e mettere in sicurezza l’aeroporto dismesso di Cheshnegirovo in Bulgaria. L’addestramento includeva lo sgombero di bunker attraverso l’aeroporto, secondo una dichiarazione rilasciata martedì dall’esercito americano in Europa e Africa. L’11 maggio hanno fatto tutto ciò che era richiesto dall’esercitazione e dunque hanno ripulito l’edificio che in realtà era la fabbrica d’olio. Essendo solo una prova, non è stato acceso il fuoco.
L’esercito degli Stati Uniti prende sul serio l’addestramento e dà la priorità alla sicurezza dei nostri soldati, dei nostri alleati e dei civili. Ci scusiamo sinceramente con l’azienda e i suoi dipendenti“, hanno affermato le forze armate statunitensi nella dichiarazione di scuse. “Impariamo sempre da questi esercizi e stiamo indagando a fondo sulla causa di questo errore. Attueremo procedure rigorose per definire chiaramente le nostre aree di addestramento e prevenire questo tipo di incidenti in futuro“. Dal video delle telecamere di sicurezza della fabbrica si vede entrare le truppe americane in tenuta militare che impugnano pistole ed entrano ed escono dalla fabbrica mentre gli operari restano a guardare stupiti.
Marin Dimitrov, 63enne e proprietario della Kim Engineering, la fabbrica presa d’assalto insieme a suo figlio 33enne, Bozhidar hanno detto mercoledì alla CNN che le esercitazioni militari sono all’ordine del giorno nelle vicinanze dell’aeroporto. La loro fabbrica si trova in zona da  12 anni e non ci sono mai stati incidenti. “Non abbiamo nulla contro le attività, sull’allenamento, ma il problema era che nessuno ci ha chiesto se potevano entrare e se per noi andava bene la cosa“, ha detto Bozhidar. “Quel giorno verso le 13:30, sette soltati americani sono saltati e hanno scavalcato la recinzione di mattoni e sono entrati in fabbrica con le pistole puntate” ha finito di raccontare l’episodio il papà. “Appena hanno visto due persone gli hanno urlato: ‘Siediti, siediti.’ Gli operari si sono spaventati e hanno eseguito l’ordine mentre i soldati continuavano la loro esercitazione”.  L’esercitazione e la preoccupazione di tutte le persone all’interno della fabbrica è durata all’incirca mezz’ora.
Il giorno successivo Marin ha deciso di portare il video della telecamera a un avvocato e ha esposto una denuncia formale. I due proprietari hanno subito cercato di calmare gli operai e si sono assicurati che tutti stessero bene. Entrambi sperano che incidenti del genere non accadano mai più ma Marin ha detto che al momento non hanno avviato un procedimento legale, “perché abbiamo presentato una denuncia all’ufficio del pubblico ministero e l’ufficio del pubblico ministero deve rilasciare una dichiarazione e una decisione. Dopo di che potremmo potenzialmente avviare un caso“.
Il presidente bulgaro Rumen Radev ha condannato l’incidente e ha detto che si aspetta che ci sarà un’indagine. “E’ inammissibile che la vita dei cittadini bulgari venga disturbata e messa a rischio da formazioni militari, siano esse bulgare o appartenenti a un esercito straniero“, ha detto Radev. “Le esercitazioni con i nostri alleati sul territorio della Bulgaria dovrebbero contribuire a costruire sicurezza e fiducia nella difesa collettiva, non ad alimentare tensioni”.
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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia