Buona la prima.
Si potrebbe riassumere così il debutto dell’associazione BaseItalia a Milano avvenuto mercoledì sera presso l’agenzia creativa Beulcke+Partners di Alessandro Beulcke, moderatore della serata insieme a Veronica Campogiani. Neanche il coronavirus, infatti, è riuscito a fermare del tutto l’attività culturale e politica a Milano, che dà segnali di vitalità importanti. Numerosi sono stati i partecipanti dell’iniziativa nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, che ha avuto come protagonisti della serata Marco Bentivogli e Luciano Floridi rispettivamente coordinatore e presidente dell’associazione.
Se per Base Italia la sfida è ambiziosa, l’obiettivo è chiaro: riattivare le migliori energie del Paese e “parlare” alla politica e agli amministratori, lontano dalle ideologie precostituite e vicini ai problemi dei cittadini. Si punta alla ricerca di soluzioni concrete, valide per l’oggi ma soprattutto per il domani.
“La crisi che il nostro Paese sta attraversando non è solo economica: è anche civile, sociale e morale. La stagnazione della produttività va di pari passo con un declino più generale del Paese, che vediamo nella demografia, nel capitale umano e sociale, nella qualità delle classi dirigenti”, osserva il coordinatore Marco Bentivogli, già segretario dei metalmeccanici della Cisl. “La nostra associazione non sarà un partito – prosegue – ciò non toglie che non faremo le cose sul serio: vogliamo mettere insieme i tanti che si chiedono cosa fare per il loro Paese. Noi vogliamo parlare proprio a questa Italia che non si rassegna al populismo. Base Italia promuoverà iniziative di studio e ricerca in materie economiche, giuridiche e sociali. Senza leadership e in una logica di squadra e di sistema perché partiamo dalle idee. Il progetto è quello di creare una rete che porterà soluzioni e idee sui territori in risposta ai problemi concreti”.
“Non è vero che questo Paese è finito, c’è tanta buona volontà e buone idee in giro. Basta solo intercettare l’energia e trasformarla in buona politica” così presenta il progetto Luciano Floridi, direttore del Digital ethics Lab dell’università di Oxford dove insegna Filosofia ed etica dell’informazione e presidente di Base. “Ci sono due frasi chiave che danno il senso dell’iniziativa. E cioè dare una mano e fare sul serio. Dare una mano significa trovare soluzioni buone per far andare le cose leggermente meglio, l’ambizione di Base è questa”, spiega Floridi. “Noi crediamo sia opportuno parlare e interloquire con chi le cose le sa fare. L’ambizione non è arroganza, le buone idee non bastano, bisogna sapere tradurre nella pratica. In Italia ci sono sette milioni di volontari ciò che vuol dire che in giro c’è tanta buona volontà e tanta capacità. Gli ingredienti per la rinascita ci sono, questo è un Paese con tante risorse, bisogna solo intercettarle e metterle a sistema. In buona sostanza, le buone idee devono diventare buona politica. Dalle idee bisogna arrivare alle soluzioni, perché quando la politica si inceppa bisogna darle una mano”.
Parte importante di BaseItalia sarà il comitato scientifico che dovrà confrontarsi con i suoi nodi territoriali proponendo soluzioni e cercando di far convergere la politica su temi concreti. Ne fanno parte nomi dalle competenze riconosciute: economisti come Carlo Cottarelli, Leonardo Becchetti (Roma Tor Vergata), Sandro Trento e Stefano Zamagni (Pontificial academy of sociale sciences) e il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta. Ma anche esperti di intelligenza artificiale e nuove tecnologie come la fondatrice della Popular artifical intelligence Emanuela Girardi e Alessandra Lanza, senior partner di Prometeia. Infine, il gesuita Padre Francesco Occhetta.
Base Italia inizia ufficialmente la sua avventura certificando il fermento che esiste nell’anima del Paese. In tanti cercano una rappresentanza e non hanno voglia di rassegnarsi a populismo e demagogia, annettendosi silenziosamente alla nuova Repubblica del “Sussidistan”. Non è un caso che proprio Milano documenti questo desiderio e pare che l’associazione BaseItalia non sarà sola: si annunciano in arrivo, infatti, nuovi progetti culturali e politici, nuovi “Spazi” in una città che, seppur in difficoltà, non ha nessuna voglia di perdere la sua leadership economica, ma soprattutto, culturale.
Per Base e per tutti coloro che vogliono mettersi in gioco l’obiettivo è ambizioso ma fondamentale: influire e modificare gli umori dell’opinione pubblica generale dando un’organizzazione a quei cittadini che intendono risvegliare quel buon senso che, ad oggi, “se ne sta nascosto per paura del senso comune”.
I tempi, seppur duri, sono maturi.
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