Anche alle Olimpiadi ci ricascano: “Sapete come sono le donne, saranno in giro a truccarsi” dice un cronista per ironizzare su un ritardo organizzativo, battuta che si inserisce in un filone consolidato “Ma tanto a letto sono tutte uguali”, “La sua fidanzata sempre un passo indietro a lui”, “A lei non darei da pulire la cucina, figuriamoci la città”, “La patata bollente” etc. Battute su battute insomma: in un mondo dove pare ci si dovrebbe sbellicare dal ridere, in realtà, si ride ben poco. Un mondo di irriducibili simpaticoni che forse stanchi delle battute sui Carabinieri, hanno trovato terreno fertile nello sfottò femminile.
E giù fiumi di parole di attacco o difesa al cronista di turno che è stato rimosso in tronco dal suo incarico al grido, rispettivamente, di “maschilista” o di “fatevela una risata”. Ed è proprio questo il punto: queste battute, a quanto pare, non fanno ridere. Anzi, se è vero il detto “il gioco è bello quando dura poco”, qui il fronte femminile avverte che il gioco è andato così ad oltranza che ha perso (se mai l’ha avuta) la sua vena goliardica restando solo patina stucchevole da vecchio maschio alfa. Una sorta di esasperazione di luoghi comuni in un filone (comico?) che ne ha esaurito la generale tolleranza.
E d’altronde non c’è da sorprendersi: che sia permalosità o stanchezza, è comprensibile che chi sta sotto dopo un po’ si stufi. E’ anche generalmente noto che pure l’Arma dei Carabinieri mal digerisca le barzellette che ancora ritraggono i suoi appartenenti come sciocchi, sprovveduti o stupidi, perché allora meravigliarsi che le donne dicano “basta”? C’è stato un periodo poi, molti se ne ricorderanno, in cui si è immolato alla pubblica derisione l’ex capitano della Roma, Francesco Totti, con un libro di autopubblica presa in giro che cavalcava la sua proverbiale ignoranza. Barzellette per un fine benefico che lui stesso, nei programmi televisivi, leggeva e ne rideva ma in quel caso era lui ad averne scelto modi e tempi. Altro discorso però dunque rispetto a chi subisce la derisione altrui (come in questo caso) che, in quanto tale, ha un’imprevedibile portata e durata. Atteso poi che tutti questi esempi dimostrano che è il motivo sottinteso (schernito) ad essere messa sotto accusa, e nel caso del sessismo la denuncia è grave perché contro una perdurante deriva patriarcale, così come per le barzellette che non vanno spiegate, le battute non andrebbero vivisezionate: o alleggeriscono, sdrammatizzano, chiamano un sorriso oppure sono cattive battute. Che, come le barzellette che non fanno ridere, meritano di esaurirsi.
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