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Caro Letta, la legge è ipomaggioritaria non iper

Insegnante, giornalista e scrittore
Milano, Forum Ambrosetti a Cernobbio, Intelligence on the World, Europe, Italy, Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitiven (Milano – 2022-09-03, Maurizio Maule) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
Milano, Forum Ambrosetti a Cernobbio, Intelligence on the World, Europe, Italy, Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitiven (Milano – 2022-09-03, Maurizio Maule) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

 

Stamattina presto ho ascoltato l’intervista di Enrico Letta su RadioCapital. Se c’è una cosa che mi manda ai pazzi sono i politici bugiardi e i giornalisti che non contrastano le balle.

Il PD perderà per via dei pochi voti, non del Rosatellum

Letta, sempre convinto di perdere male le elezioni a causa della bislacca coalizione da lui costruitia al di fuori di ogni logica politica, ora va dicendo in giro che il Rosatellum è una “legge ipermaggioritaria“. La realtà è che è un sistema misto in cui i seggi vengono assegnati per 2/3 col sistema proporzionale e per 1/3 in collegi maggioritari. Dunque è una legge ipomaggioritaria, non iper. E’ certamente vero che l’aver votato in Parlamento e aver spinto gli elettori a votare sì al referendum che ha confermato il taglio lineare dei parlamentari, ha dato al Rosatellum collegi più grandi in estensione e questo incentiva l’effetto maggioritario della legge, ma rimane che i 2/3 dei seggi sono assegnati col sistema proporzionale e anche che chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Non ci sono solo due coalizioni maggiori, ma quattro

Poi Letta dice che o vince la destra o vince la sinistra e che in ogni caso non serviranno alleanze fra coalizioni avversarie per fare il governo. Altra balla. Sono pochi i casi in cui una delle coalizioni può vincere in modo così largo da non aver bisogno di fare governi di coalizioni, appunto perché la legge è soprattutto proporzionale. Qualora la sinistra fosse in grado di fare una buona affermazione (cosa che io non credo realistica) avrebbe certamente bisogno dei voti di Calenda e Renzi se volesse governare. E lo stesso può accadere alla destra, se per caso Calenda e Renzi prendessero il 20% (cosa che non reputo probabile) e la destra, come coalizione, non andasse oltre il 45%.

Chi mise la fiducia sul Rosatellum fu Gentiloni, non Renzi

Ancora: Letta dice che il Rosatellum è la legge voluta da Renzi. Eppure tutti possono controllare che la legge elettorale su cui il Governo Renzi mise la fiducia fu l’Italicum, e che il governo che mise la fiducia sul Rosatellum fu il governo Gentiloni, col voto favorevole di quasi tutto il Parlamento. Oltretutto, il Rosatellum fu un grosso passo in avanti rispetto alla legge che sostituiva, il Porcellum.

Letta usa la stessa retorica di Marta Fascina

Notate come siano solo due i politici che affermano “Ogni voto per Calenda e Renzi rafforza la destra / la sinistra”: uno è Letta, l’altra è Marta Fascina, l’attuale momentanea concubina di Berlusconi. Siamo insomma al livello Marta Fascina, con Letta. In un sistema per lo più proporzionale, ogni voto per ogni coalizione rafforza QUELLA coalizione o lista. Non altre, visto che è implicitamente ANCHE un voto contro coloro che non voti.
Una prece per le balle di Letta, che ormai ha il biglietto per Orly sola andata pronto in tasca (come il vostro blogger preferito prevedeva già in questo articolo, settimane or sono). Ma i giornalisti di Radio Capital, perché si fanno raccontare favole senza contrastarle?