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Comunicazione politica 3.0: il caso #Giambrurrasca

Giornalista
Comunicazione politica 3.0: il caso #Giambrurrasca

Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana… e sono single.

È quanto si apprende da un post sui profili social della Premier, che stamattina batte sul tempo le agenzie di stampa dando lei stessa l’annuncio della propria separazione da Andrea Giambruno prima che il fatto diventi di pubblico dominio per bocca o penna di altri, magari con l’aggiunta di particolari infamanti o episodi mai accaduti.

Un annuncio tanto inaspettato quanto fulmineo, che arriva a margine dei fuori onda trasmessi da “Striscia la notizia” nei giorni scorsi, in cui il giornalista di Mediaset lascia spazio a commenti evidentemente fuori luogo per un uomo impegnato in una relazione, prescindendo dallo spessore del partner.

Un annuncio improrogabile e inderogabile, incalzato dal forte desiderio di Meloni di escludere dall’agone politico e mediatico una dolorosa vicenda personale e difendere quanto più di prezioso ha al mondo: la piccola Ginevra.

Un annuncio che comprova anche la ferma conoscenza da parte del Presidente del Consiglio delle regole del gioco e la piena capacità di districarsi nel campo della comunicazione 3.0 dove se, da un lato, il gossip rende il leader appetibile sul mercato dei media, nonché oggetto di contesa tra giornali e trasmissioni televisive, dall’altro costui ricorre a proprio uso e consumo ai mezzi di informazione, più o meno istituzionali, non solo per assicurarsi visibilità e copertura ma soprattutto per dettare l’agenda del dibattito, nel tentativo di essere apprezzato presso un pubblico più vasto, che non necessariamente coincide con il suo elettorato.

In altre parole, Giorgia esibisce la propria intimità vigilando personalmente sul flusso informativo che la riguarda. Così facendo, soddisfa la curiosità del pubblico circa la sua sfera privata, nonché la volontà dei mass media di darne seguito, evitando però che i dati vengano ricercati e divulgati privi del suo controllo e/o a scapito della reputazione propria e di chi le sta accanto, dalla famiglia ai colleghi di partito sino alla compagine di Governo di cui è alla guida.

In un insolito bensì efficace rapporto “do ut des” tra politica e mass media, Giorgia risponde alle domande dei giornalisti senza che le vengano poste; asseconda il mormorio dell’opinione pubblica senza che si trasformi in rumore; dà il ben servito agli avversari politici senza permettere loro di servirsi della sua vita per ledere il suo consenso; offre una lezione ai maestri del politically correct senza tuttavia mandare agli esami di riparazione nessuno.

Perché Giorgia, si sa, è una donna, è una madre, è italiana, è cristiana, è single ed è pure una persona per bene. Una dote che Giambrurrasca presto rimpiangerà.

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