E così Paolo Flores D’Arcais il 21 dicembre, verso Natale, ha “sbroccato”. Pubblica su “Micromega” on line e poi su “Il Fatto Quotidiano” lo stesso pezzo. Titolo: “Monsignor Paglia si confronti sulle torture inflitte a Mario”. Su “Micromega” è più pesante.
Prima domanda: sarà che “Micromega” da quando è on line non ha più tanto seguito e deve appoggiarsi sul quotidiano cartaceo? Vabbe’, ecchisiamonoi per negare cotanta tribuna?
Ma quale è la colpa di mons. Paglia: non ha risposto alla richiesta di dibattito pubblico avanzata dal buon Floris D’Arcais in estate (in estate!!!!!!, magari il monsignore era in vacanza…) proprio dalle colonne de “Il Fatto Quotidiano” sul tema del fine-vita. Poi qui il Nostro condisce la cosa: prima dice di essere tanto amico di “don Vincenzo” (Paglia) e poi, bellamente, gli dà del “maleducato”. Alla faccia dell’amicizia!
Però poi scopriamo che esiste un’altra più grave colpa che mi coinvolge direttamente. Cioè nel recente dibattito con Fornero sulle pagine de “Il Riformista”, mons. Paglia “ha fatto rispondere da Fabrizio Mastrofini, dell’ufficio stampa”. Capito? Il monsignore non ha avuto coraggio ed io ho scritto per lui, magari sotto dettatura (o “dittatura”?, vedete voi).
Capito? Come se non bastasse, né “Micromega” né “Il Fatto Quotidiano” si prendono la briga di pubblicare la precisazione che ho mandato loro. Allora la riproduco qui di seguito:
Paolo Flores D’Arcais su “Il Fatto quotidiano” (p. 11 del 21.12) e sul sito di “Micromega”, fa notare che sui temi del fine vita mons. Paglia, maleducato, non ha risposto per un dibattito. Nota poi che nel recente scambio con Fornero, mons. Paglia ha fatto rispondere me. Faccio presente all’ottimo (e improvvido) Flores D’Arcais che ho un’età, ho 35 anni di professione e dunque possiedo una qualche autonomia operativa, non simbiosi con monsignori. Inoltre Flores non ricorda che negli anni Novanta abbiamo partecipato ad un dibattito a Capodarco (Gentiloni, Albanesi). Dopo, avanzai diverse richieste di colloquio a Flores D’Arcais che non ebbero seguito. Ci pensi su, prima di dare del maleducato, la cosa potrebbe ritorcersi. Grazie per lo spazio. Fabrizio Mastrofini – Media Manager – Pontificia Accademia per la Vita
Et voilà! Leggere e rendersi conto dello “scemenzaio” in cui il Nostro Flores ha fatto precipitare la sua rivista on line e “Il Fatto Quotidiano”. Con due piccole aggiunge. In nessuna parte dell’articolo di Flores si dice che il dibattito con Fornero ha avuto luogo sulle colonne de “Il Riformista”. Peccato tacerlo, visto il livello davvero alto del dibattito stesso. Secondo: non sarà che Flores D’Arcais pensa che per forza un vescovo deve confrontarsi con lui? Se invece il confronto è tra un non-vescovo e non-prete (come me), allora non vale. I “laici” sono solo e soltanto quelli dalla parte di Flores. Laici cattolici non ne esistono, secondo lui? E se esistono, sono imbeccati dai loro capi-preti? Sarebbe un ottimo ragionamento, veramente da “filosofo”.
Però non gli attribuisco il torto di non riflettere, è troppo intelligente; allora avanzo un’altra ipotesi. Non sarà che sui temi del fine-vita il nostro Flores è inquieto perché mons. Paglia ha pubblicato un volume con Luigi Manconi intitolato “Il senso della vita” (Einaudi 2021) e non con lui Flores? Questa mi sembra un’ipotesi più plausibile, con buona pace del narcisismo di tutti. Alla prossima e buon Natale!
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