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Lettera al gruppo Renew Europe

Eurodeputato
Lettera al gruppo Renew Europe

Sono giorni in cui anche la politica spesso viene fatta a distanza, specialmente al Parlamento Europeo, ed è così anche all’interno dei nostri stessi gruppi. In questi giorni ci sentiamo attraverso riunioni telematiche e spesso non si riesce a dire tutto. Per questo ho scritto loro dopo l’ultima riunione (virtuale) questo pensiero, che vorrei condividere anche con voi.

È perfettamente esatto, e confermato da tutta l`esperienza storica, che il possibile non sarebbe raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l`impossibile” (Max Weber)

Cari colleghi cari amici
vi ringrazio per la discussione di ieri al gruppo. Tuttavia, il nuovo fallimento del negoziato all’Eurogruppo mi induce a inviarvi alcune riflessioni sul pericolo che l’Europa sta vivendo.

Siamo ormai avvitati in un circolo vizioso che vede consolidare posizioni dei singoli stati membri senza avere la consapevolezza che il precipizio è ormai a un passo.
Abbiamo gli occhi rivolti solo al passato, e nel passato ognuno, a buon diritto, ha qualcosa da rivendicare o recriminare. I paesi da “tripla A” sono pronti a rimproverare ad alcuni le finanze pubbliche allegre; questi rimproverano agli altri un’austerità ceca priva di umanità e, in alcuni casi, politiche ai limiti del paradiso fiscale. Insomma, tutti, se vogliono, possono trovare un buon motivo per non avere fiducia negli altri.

Ma ora non è tempo di guardare al passato. Il Coronavirus non solo porterà alla più grande crisi economica dalla fine della seconda guerra mondiale, ma cambierà le persone, le relazioni umane, la politica.

Alla politica sono chieste oggi lungimiranza e capacità di guardare al domani, nel condividere un orizzonte comune, creando nuova fiducia reciproca; non certamente alimentare il consenso sulla paura.

L’Europa non è irreversibile. Lo ha dimostrato la Brexit, lo dicono ogni giorno i sondaggi nel mio paese che vedono calare la fiducia nei confronti dell’Unione a livelli inferiori di quelli del Regno Unito. Abbiamo chi incessantemente lavora alla propaganda antieuropea sui social network, sulla carta stampata e in televisione. Cina e Russia stanno investendo risorse economiche con ottimi appoggi politici.

Il nostro partito e il nostro leader Matteo Renzi hanno rilanciato con forza il progetto – forse l’utopia – degli Stati Uniti d’Europa.

Detto oggi può apparire una bestemmia; eppure bisogna che il nostro gruppo, che vuole essere il più europeista del Parlamento europeo abbia l’ambizione ed il coraggio di fare una battaglia convinta per salvare e cambiare questa Europa.

Abbiamo bisogno di fiducia reciproca e di essere consapevoli che da soli nessuno starà meglio.

Se gli Stati falliscono in questo obiettivo, ed il risultato dell’Eurogruppo e degli ultimi consigli europei lo sta certificando, tocca al Parlamento europeo lanciare un forte messaggio con una risoluzione molto ambiziosa.

Cari amici, come noi oggi elogiamo il lavoro fatto dai nostri predecessori un giorno anche le nostre scelte e le nostre opere saranno giudicate. Lo sguardo dei nostri figli e dei nostri nipoti sarà il tribunale più duro e severo che dovremo affrontare.
Ringrazio Dacian Ciolos, nostro capogruppo, per il lavoro fatto e sono sicuro che saprà ben interpretare il nostro pensiero nel negoziato.

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