Salvo aveva 23 anni, quel giorno di Settembre di molti anni fa.
Aveva sognato tutta la vita di servire il suo Paese, l’Italia, e di indossare quella divisa che per lui rappresentava orgoglio, coraggio, forza, libertà.
Aveva 23 anni, tanti sogni, una vita intera davanti.
Ma Salvo sapeva che quella divisa aveva un valore, profondo ed insostituibile.
Quello di mettere gli altri prima di se stessi.
E così Salvo, fedele a quel valore, decise di rinunciare alla propria vita per salvare quella di tanti innocenti.
Salvo è Salvo D’Acquisto, napoletano, vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d’oro al valor militare per essersi sacrificato, il 23 settembre 1943, per salvare 22 civili durante un rastrellamento delle truppe naziste, nella seconda guerra mondiale.
Ecco, Salvo D’Acquisto è tutto ciò che dovrebbe essere un rappresentante delle forze dell’ordine.
Non quei 4 delinquenti miserabili travestiti da carabinieri.
L’Italia, la nostra, è quella degli uomini come Salvo.
Il resto è immondizia.
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