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Viva il vaccino che ci renderà liberi, ma quando?

Ambientalista
Foto Ufficio Stampa Regione Lazio – LaPresse27-12-2020 Roma ​Vax day. Zingaretti allo Spallanzani con i primi vaccinatiNella Foto   primi 5 operatori della sanita’ appena vaccinati allo SpallanzaniDISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE
Foto Ufficio Stampa Regione Lazio – LaPresse27-12-2020 Roma ​Vax day. Zingaretti allo Spallanzani con i primi vaccinatiNella Foto primi 5 operatori della sanita’ appena vaccinati allo SpallanzaniDISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE
Sono bellissime le foto dei primi vaccini. Il vaccino è la cosa più bella di questo orribile 2020, un sogno che si realizza.
Non è però la luce in fondo al tunnel, al massimo sono le luci nel tunnel quelle che ci indicano la strada per non sbattere. C’è infatti una curva da superare prima di vedere la luce,
la curva si supera quando avremo una risposta a questa domanda: come potranno vivere le persone 28 giorni dopo (il tempo necessario per l’immunizzazione)? Potranno tornare a vivere normalmente o dovranno continuare a sottostare alle regole?
Ad oggi ho visto solo due risposte, di segno opposto.
Una è quella del professor Massimo Galli: secondo lui chi si è immunizzato potrà tornare al cinema, a teatro, al ristorante, insomma potrà tornare alla vita prima della pandemia.
L’AIFA (agenzia italiana del farmaco) invece, nelle sue FAQ, scrive una cosa opposta: essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà”.
“Certificato di libertà” è una definizione terribile, che starebbe bene in un romanzo di Orwell, non sul sito di un’agenzia governativa, ma al di là delle parole (che comunque contano), mi chiedo se questa è la posizione ufficiale del Governo.
Perché se il Governo pensa che neanche il vaccino è sufficiente per liberare le persone dalle restrizioni, allora c’è una questione che non torna: il vaccino come scelta volontaria.
In Italia, secondo vari questionari, almeno il 35% delle persone non ha intenzione di vaccinarsi e di queste il 20% lo farebbe solo se obbligata.
Se la libertà di ognuno dipende dalla propria scelta personale, il problema non si pone, la scelta di vaccinarsi o meno è una scelta personale. Ma se la libertà per ogni persona è la conseguenza di una scelta collettiva, perchè il ritorno alla normalità dipenderà dal raggiungimento dell’immunità di gregge, allora la scelta di vaccinarsi o di non farlo ha delle conseguenze che riguardano tutti e quindi, secondo me, il Governo non può lasciare ad ogni cittadino la scelta di vaccinarsi oppure no. 
Fra poco, ogni giorno si vaccineranno 140.000 persone, il Governo non può continuare a tacere, se il vaccino porterà anche al certificato di immunità, possiamo accettare che il vaccino sia volontario, ma se per essere liberi occorre l’immunità di gregge, il vaccino deve diventare obbligatorio.
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