BLOG

Vota le donne, questo sì che è discriminatorio

Giornalista
Vota le donne, questo sì che è discriminatorio

 

Da parte delle democratiche parte una chiamata alle urne per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo che rispetta l’ALTERNANZA di genere ma ne calpesta la PARITÀ.

Fatemi votare chi è realmente competente, che siano tre uomini o tre donne chissenefrega. Noi donne non siamo mica dei ‘riempilista’, per permettere a due uomini di essere votati: un paradigma che il Pd vuole giustamente rompere ma finisce, suo malgrado, a rafforzare.

Mi sta bene che votare “𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮”, ma purché accompagnata da preparazione e contezza del ruolo di responsabilità che si va a ricoprire.

Perché se “le prime libertà che le destre attaccano sono quelle delle donne e delle ragazze” – almeno così ci dicono le democratiche – le seconde sono la ragionevolezza e la capacità, martoriate da tutti trasversalmente sin tanto che esistono le quote rosa.

La controprova? Lavorando al Parlamento europeo ho conosciuto personalmente più eurodeputati ‘femministi’ che eurodeputate solidali verso il proprio genere, come tra l’altro ancora accade nella maggior parte dei luoghi di lavoro.

Ed è un cane che si morde la coda: la concorrenza femminile è tanto più spietata quanto più lungo e tortuoso è il percorso che porta la donna a entrare nel palazzo.

Ma nel palazzo, care donne, ‘democratiche’ e non, pretendiamo di entrarci dalla porta e non dalla finestra.

SCOPRI TUTTI GLI AUTORI