"18 su 19 persone che lavorano con Netanyahu sono bugiarde"
Bob Woodward: “Per Biden Netanyahu è un bugiardo, a Gaza un gabinetto ogni 4mila persone”
Intervistato dal Corriere della Sera in occasione del suo nuovo libro, War (Simon & Schuster), pubblicato in Italia da Solferino, Bob Woodward, che ha fatto la storia del giornalismo con lo scoop del Watergate, racconta il disappunto e gli insulti in privato di Joe Biden per l’atteggiamento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, alleato degli Stati Uniti ma che sul Medio Oriente fa di testa propria.
“Biden non si fida di Netanyahu: è bugiardo“
Woodward rivela le tensioni tra i due governi, spiegando che “Biden non si fida di Netanyahu” perché “lo definisce un bugiardo e dice che diciotto su diciannove persone che lavorano con Netanyahu sono bugiarde”. Ricorda il diverbio tra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il suo omologo israeliano Yoav Gallant per le vittime civili. Quando il primo rimprovera il secondo per il numero di morti nella Striscia di Gaza, quest’ultimo gli ricorda il 7 ottobre, e Austin risponde: “Guarda che stai parlando con me. Non servirmi la solita minestra riscaldata”.
“A Gaza un gabinetto ogni 4mila persone”
Spiega poi che in vista delle presidenziali del 5 novembre prossimo, gli israeliani temono la vittoria di Kamala Harris perché comporterebbe un cambio di politica, forse netto. La candidata dem e Bibi “erano pappa e ciccia quando parlavano in privato ma poi in pubblico lei, la vicepresidente che potrebbe diventare presidente, ha rimproverato Bibi” perché preoccupata dalla “catastrofe umanitaria. In uno degli incontri che riporto nel libro osserva: ‘C’è un solo gabinetto a Gaza ogni 4.000 persone'”.
A meno di un mese delle elezioni per la Casa Bianca, il giornalista e scrittore sottolinea che è “ancora tutto indefinito. Harris potrebbe vincere” ma “le persone devono riflettere davvero su chi è Trump. Non ha un piano…”. Poi aggiunge: “La mia sensazione generale è che Trump potrebbe vincere di 10 punti o perdere di 10 punti o può anche esserci un pareggio”.
Tuttavia a preoccupare gli americani è un altro aspetto. “La gente si fa tre domande: “Come va l’economia? Come va l’economia? Come va l’economia?”.
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