"Le prove"
Boccia a spasso per Montecitorio con gli occhiali-telecamera. Spunta la mail sulla nomina a consigliere di Sangiuliano
Una mail col Gabinetto del Ministero della cultura con i nomi dei funzionari in bella vista tra mittente ed un collega inserito “in copia”. Maria Rosaria Boccia tira fuori un’altra carta vincente per dimostrare che la sua nomina a consigliere del ministro per i grandi eventi era tutt’altro che un’ipotesi remota.
Il contatto confermato
Lo screenshot della mail è stato pubblicato nella notte dalla stessa Boccia su Instagram, un messaggio di posta elettronica del 10 luglio arrivato direttamente dal Gabinetto. “Gentilissima dottoressa Boccia, dando seguito a quanto anticipato per le vie previ poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale consigliere del ministro per I grandi eventi”.
Il riferimento è esplicito ed inequivocabile. Si tratta di uno scenario che Sangiuliano non ha mai nascosto, spiegando successivamente che il ruolo non era mai diventato ufficiale per possibili “conflitti di interesse” viste altre posizioni lavorative ricoperte dalla Boccia. A corredo della mail, c’è anche un colloquio audio, una registrazione della telefonata avvenuta qualche minuto prima con lo stesso funzionario.
Boccia, a spasso per Montecitorio con gli occhiali-telecamera
Non una novità per la dottoressa, abituata a documentare ogni spostamento, a girare breve clip di tutti i luoghi in cui si trova, a creare breve memo vocali, e soprattutto a filmare quante più situazioni possibili, sempre senza essere vista. Ne sarebbe una prova quanto scrive Il Fatto Quotidiano: video all’interno dei palazzi con una telecamera nascosta negli occhiali. Nelle sue stori Instagram in evidenza c’è una cartella chiamata “Montecitorio”: immagini all’esterno e all’interno del Palazzo, anche di notte. Un tour esclusivo, in giro non c’è nessuno, accompagnato dalle note di ‘La notte’ di Arisa e di ‘The rythm of the night’.
Le sue mani sono libere, gesticola, tiene in mano una cartella, le poche persone che incontra quando il tour riprende il giorno con la luce del sole non si indispettiscono nel vedere la dottoressa riprendere saloni e corridoi con il cellulare. La regione è presto evidente: in alto nel video compara la scritta ‘Creato con Ray-Ban Meta’, ovvero ‘registrato con gli occhiali-telecamera. Una videocamera discreta, da indossare o da portare facilmente in giro senza dare nell’occhio. Chissà quali altri colloqui privati potrebbe aver registrato.
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