Nel centrodestra
Botte tra Lega e Forza Italia, Tajani risponde a Salvini: “Attacchi puerili, i Patrioti in Ue sono ininfluenti”. E Pier Silvio Berlusconi detta la linea
Che ci possa essere un po’ di maretta tra alleati di governo è una cosa normale. Normale dialettica e posizionamento. Ma quella tra Lega e Forza Italia ora sembra diventata qualcosa di più. Gli strascichi delle elezioni europee, con la buona performance del partito guidato da Antonio Tajani che ha superato il Carroccio, e del voto per confermare Ursula von der Leyen, in cui i partiti di destra sono andati divisi, ha alzato il livello di tensione. E agli attacchi da parte di Matteo Salvini, oggi ha risposto proprio Tajani.
Lega e Forza Italia, Tajani risponde a Salvini: attacchi puerili, ininfluenti
Il leader di FI, con un’intervista al Corriere della Sera, ha sbeffeggiato il suo alleato: “È davvero puerile sostenere che il tuo peso dipende da chi fra gli altri vota il tuo candidato, perché Von der Leyen era la candidata del Ppe del quale noi siamo componente fondamentale”. “Sarebbe come se io dicessi che Salvini ha votato con Salis, Rackete, Fratoianni e Conte” aggiunge Tajani che lancia una stoccata: “Mi attengo ai fatti: noi siamo influenti nella governance Ue, i Patrioti sono ininfluenti“. E su Giorgia Meloni e il suo voto contrario al bis di von der Leyen, Tajani è più diplomatico: “La situazione è molto diversa. I Conservatori hanno cariche in Europa, si è astenuta su Von der Leyen, non ha votato contro né ha usato toni critici dopo. Non si è trovata d’accordo sul programma, ma ha ampio margine per trattare sui ruoli in commissione e ha noi, nel Ppe, che rappresentiamo la seconda forza del governo. Siamo forze diverse con programmi diversi”.
Forza Italia, Pier Silvio Berlusconi detta la linea
Già, perché i programmi di Forza Italia sono diversi dalle altre forze di governo di centrodestra. Il partito fondato da Silvio Berlusconi vuole passare dal 10% delle elezioni europee al 20% alle prossime politiche. Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, secondo Tajani e soprattutto i suoi principali finanziatori, cioè gli eredi di Berlusconi. Nelle scorse ore c’è stata una cena tra Tajani, Marina e Pier Silvio Berlusconi: al centro del tavolo le prossime mosse di Forza Italia. I due Berlusconi di recente hanno anche espresso le proprie idee su come dovrebbe muoversi il partito, sia con interviste pubbliche sia – sembra – con incontri privati tra le figure principali dietro a Forza Italia. Tanto da far parlare di una loro possibile discesa in campo.
La nuova Forza Italia voluta dai Berlusconi
In realtà, secondo le indiscrezioni, quello che Pier Silvio Berlusconi vorrebbe è ringiovanire il partito, renderlo più attuale nelle battaglie e guardare a tutto il centro italiano, anche per le difficoltà che stanno incontrando i partiti centristi dell’area progressista, vedi Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Per Tajani va comunque tutto bene, anche con una ‘nuova’ Forza Italia non sembra essere in discussione il suo ruolo: “Pier Silvio ha detto esattamente quello che dico io: FI deve passare dall’attuale quasi 10% al 20%. È un obiettivo realistico perché sempre più l’area da occupare, quella tra Schlein e Meloni, non è rappresentata, a parte da noi. E stiamo lavorando in questa direzione”. “In tivù vanno già tanti nuovi, e comunque non serve una bella faccia, ma lavoro e competenza. Detto questo, noi siamo sempre aperti a nuovi apporti. Abbiamo creato la Consulta del segretario presieduta da Letizia Moratti, chi vuole partecipare è il benvenuto. Tante personalità sono già impegnate con noi” ha concluso Tajani.
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