La tre giorni di incontri a Fermo
Pugilato, la De Novellis fa strage di medaglie ai nazionali di Gym Boxe: tre ori a Napoli
Menano, le ragazze di Carlo “Carlito” De Novellis. E portano a Napoli, in quella palestra omonima, una “Tana delle Tigri” nel Rione Traiano, tre ori. E non solo: perché quella guidata dal campione italiano professionista in carica dei pesi medi a Fermo in occasione della quarta edizione dei Campionati Italiani di Gym Boxe è stata una spedizione da ricordare, che ha messo insieme nove medaglie. Una trasferta memorabile.
Atleti da tutti i Comitati Regionali d’Italia, circa 300 per ogni qualifica di peso ed età, che hanno incrociato i guantoni presso lo stabilimento Chalet Paradise Beach. Boxe a contatto leggero dove a contare è più la tecnica che le mazzate. De Novellis, che nella palestra del padre Guido – decano del pugilato napoletano, allievo dell’iconico Geppino Silvestri – fondata nel 1988 si occupa del settore amatoriale, è arrivato a Fermo con 12 atleti. Ed è tornato a casa con nove medaglie. Niente male insomma.
Tre gli ori: a Giada De Blasio (aspirante tecnico, organizzatrice di eventi di pugilato), a Francesca Mastrogiacomo e ad Antonia Capomazza. Tre gli argenti: a Raffaella D’Andrea, Sergio Sembiante ed Elisabetta Mancino. Tre i bronzi a Gennaro Trimarco, Lorenzo Ricci e Valentina Ruocco. Della squadra facevano parte anche Antonio Lombardi, Francesco Boggia e Marco Sena.
L’intervista a Carlo “Carlito” De Novellis: campione italiano dei pesi medi dal Rione Traiano
“L’evento ogni anno migliora sempre più – osserva De Novellis esprimendo tutta la sua soddisfazione – È grazie agli amatori che le palestre vanno avanti, è grazie ai loro contributi che riescono a stare in piedi. Gli agonisti, al 98%, non pagano, almeno nella nostra struttura, e credo che così funzioni anche altrove. Su 22 atleti campioni regionali che ho avuto solo 12 sono andati agli Italiani. Francesca Mastrogiacomo è al suo secondo titolo Italiano. Giada De Blasio era assente dal ring e dalla palestra da più di dieci anni e quest’anno ha voluto fare un bel po’ di cose: allieva in primis, corso di aspirante, la qualifica di organizzatrice a livello professionistico. Si è prodigata anche a darmi un grosso aiuto in tutto il percorso dalla prima fase regionale a quella finale nazionale”.
Il rammarico della trasferta: “C’è stato un match molto discutibile, in semifinale Lorenzo Ricci non meritava assolutamente la sconfitta. Anche io sono Maestro ma per stare all’angolo di un pugile ci vuole tanta esperienza, bisogna saper ingoiare magari verdetti assurdi che purtroppo fanno parte del gioco. Personalmente sto cercando di placarmi e di essere meno irruente verso decisioni arbitrali discutibili. È ancora dura stare all’angolo. Ma va bene così, sono tanto soddisfatto. Capomazza e Sembiante, per esempio, hanno portato risultati sorprendenti anche considerando che hanno cominciato da neanche un anno”.
Altre soddisfazioni per la boxe campana sono stati l’argento di Luppariello Christian e quello Pennino Ersilia, entrambi della ASD boxing Club Castellammare. Con nove medaglie “Carlito” De Novellis ha guidato una spedizione da incorniciare, un ulteriore stimolo a continuare a lavorare. L’uomo dell’impresa, che a 41 anni si è preso la cintura italiana, contro ogni pronostico e con un avversario di dieci anni più giovane, intanto scalpita. Dovrebbe difendere prossimamente il titolo. A questo giornale aveva raccontato la sua storia e di voler combattere a Napoli.
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