I 91 articoli della legge Bilancio
Bozza manovra, pensioni penalizzate, aumentano sigarette, latte e assorbenti. Tassati affitti brevi, taglio cuneo fiscale solo nel 2024
Sono 91 gli articoli presenti nella bozza della legge bilancio approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri del governo Meloni e che sarà inviata in Parlamento nei prossimi giorni. Il documento di circa cento pagine racchiude i principali provvedimenti annunciati dall’Esecutivo nella manovra 2024. Nella bozza dell’articolato c’è la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024. Nello specifico tutte le principali novità.
Pensioni con quota 104 ‘penalizzata’
Arriva Quota 104 ‘penalizzata’ per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi: secondo la bozza della Manovra chi deciderà di accedere alla pensione con questo strumento avrà una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva legato all’età di uscita. La Manovra inoltre allunga la durata delle finestre, ovvero il tempo da attendere per avere la pensione una volta raggiunti i requisiti, da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.
Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia – secondo quanto prevede la bozza della Manovra – a fronte di almeno 20 anni di contributi versati sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l’importo dell’assegno sociale (503,27 euro nel 2023)
Pensioni 4-5 volte minimo rivalutate al 90%
Adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest’anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall’85% (previsto nella precedente Legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.
Taglio cuneo fiscale solo nel 2024
Proroga del taglio del cuneo fiscale per il prossimo anno. È quanto riportato in una bozza della manovra. “In via eccezionale – si legge -, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”. L’esonero di cui al primo periodo, viene specificato, è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al presente comma, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
8miliardi per rinnovi contratti pubblica amministrazione
Nuove risorse pari a 8 miliardi in due anni per la nuova tornata 2022-24 di rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione. La bozza prevede che gli oneri a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva vengano incrementati di 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi per il 2025. Inoltre dal primo gennaio 2024 l’anticipo da erogare è incrementato di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale. Tale importo incrementale, per l’anno 2024, è scomputato per il personale a tempo indeterminato che lo ha già percepito nel 2023.
Tre miliardi per la sanità nel 2024
Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale è incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026. Lo prevede un articolo della Bozza della manovra. Lo scorso 17 ottobre in Commissione Affari sociali del Senato, il ministro Orazio Schillaci aveva parlato di “3,3 miliardi per un totale incremento nell’anno di 5,6 miliardi”. In tale cifra sono però compresi 300 milioni destinati alla Sicilia per il 2023, con il dl che precede la manovra, a titolo di “concorso all’onere derivante dall’innalzamento della quota di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria”.
Affitti brevi, tasse al 26%
Cambia il regime fiscale degli affitti brevi o turistici, con l’aumento della cedolare secca e della ritenuta d’acconto per i canoni di locazione, che passano dal 21% al 26%. Lo prevede una Bozza della manovra. Da ricordare, però che dal 2021 la cedolare secca è prevista solo se si destinano a questa finalità al massimo quattro appartamenti. Oltre questa soglia, l’attività, da chiunque esercitata, si considera svolta in forma imprenditoriale.
Opzione donna da 61 anni
Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. E’ quanto emerge dalla bozza della Manovra. L’importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo. Restano le restrizioni previste nel 2023 (bisogna essere disoccupate, caregiver o con una invalidità almeno del 74%) così come la finestra mobile di un anno per le dipendenti e 18 mesi per le autonome una volta raggiunti i requisiti per ottenere l’assegno.
Assorbenti e latte, iva aumenta al 10%
L’Iva sugli assorbenti e sul latte per la prima infanzia risale dal 5% al 10%. In particolare tornano all’aliquota del 10% le voci “prodotti assorbenti, e tamponi destinati alla protezione dell’igiene femminile; coppette mestruali” e “latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; estratti di malto; preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50 per cento in peso”.
Aumentano sigarette e tabacchi trinciati
Sale di circa 10 centesimi a pacchetto nel 2024 l’accisa sulle sigarette. Nello specifico la norma prevede che per l’anno 2024 l’accisa passi da 28,20 euro per 1.000 sigarette a 29,30 euro per 1.000 sigarette mentre a decorrere dall’anno 2025 l’accisa passi da 28,70 euro per 1.000 sigarette a 29,50 euro per 1.000 sigarette. Per i tabacchi trinciati l’accisa viene fissata in “euro 140 il chilogrammo fino al 31 dicembre 2023, euro 147,50 il chilogrammo a partire dal 1° gennaio 2024 e euro 148,50 il chilogrammo a decorrere dal 1° gennaio 2025”.
400 milioni per il bonus sociale elettrico
Bonus sociale per le bollette elettriche confermato nel primo trimestre 2024. Il contributo straordinario attualmente previsto è riconosciuto anche per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, si legge nella Bozza della Manovra che allo scopo stanzia 400 milioni di euro. Per 200 milioni di euro si provvede a valere sulle risorse disponibili nel bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali, altri 200 milioni di euro vengono trasferiti alla Cassa entro il 28 febbraio 2024.
Canone Rai a 70 euro
La misura del canone di abbonamento alla televisione per uso privato (di cui all’articolo 1, comma 40, della legge 11 dicembre 2016, n. 232) è rideterminata in 70 euro per l’anno 2024. Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, nell’ambito delle iniziative previste dal Contratto di servizio nazionale tra la Rai-Radiotelevisione italiana e il ministero delle Imprese e del Made in Italy di ammodernamento, sviluppo e gestione infrastrutturale delle reti e delle piattaforme distributive, nonché di realizzazione delle produzione interne, radiotelevisive e multimediali, è riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per l’anno 2024″.
Congedo parentale, due mesi in più pagati all’80%
Nel 2024 mamme o papà potranno usufruire di due mesi in più di congedo parentale retribuito al 80% fino ai 6 anni del figlio, anziché solo uno. Dal 2025 però la retribuzione del secondo mese passa al 60%.
Sgravio alle mamme fino a 3.000 euro, senza tetto al reddito
Per favorire la natalità, la bozza della Legge di Bilancio prevede anche uno sgravio contributivo al “100%” fino comunque a un “massimo di 3.000 euro annui”, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Bonus nido sale per i nuovi nati con un fratellino under 10
Arriva l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40mila euro. E’ “elevato a 2.100 euro” l’incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l’attuale beneficio.
“Dedicata a te”, 600 milioni nel 2024 per la carta dei beni alimentari
Nuove risorse per la carta “Dedicata a te”. Il fondo nato con la scorsa Manovra destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità per chi ha un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, viene rifinanziato nel 2024 con 600 milioni di euro. “In considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico”, viene inoltre incrementato di 15 milioni di euro il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti.
Ape sociale resta per il 2024
Sarà possibile accedere all’Ape sociale per tutto il 2024. Per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. L’autorizzazione di spesa aumenta di 85 milioni per il 2024, di 168 milioni per il 2025, di 127 milioni per il 2026. Se la bozza venisse confermata nella versione definitiva del ddl non aumenteranno quindi gli anni necessari per accedere allo strumento.
Indennità continuità reddituale per autonomi
Dal 1° gennaio 2024 è riconosciuta l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che non sono titolari di pensione, non sono beneficiari di assegni di inclusione e hanno avuto un calo del reddito del 70% nell’anno precedente a quello della domanda rispetto ai due ancora prima, con un reddito complessivo non superiore a 12mila euro.
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