No. Non me l`avevano ancora data l`interruzione della linea…“: Antonio Massa, ormai noto per essere il tecnico della tragica notte dell’incidente di Brandizzo, è scoppiato in lacrime davanti ai magistrati che ne hanno ascoltato la testimonianza, così come oggi riporta il Corriere della Sera.

Il tecnico ripercorre gli istanti della notte del 31 agosto. Per la prima volta, nonostante i singhiozzi, tira fuori pezzi di verità relativi alla notte dell’incidente ferroviario a Brandizzo.

Purtroppo, fu il suo via libera a consentire l’accesso dei cinque operai, poi morti violentamente, travolti dal treno in arrivo. La linea ferroviaria, dunque, non era stata interrotta e Massa ora lo ammette. E così, Antonio Massa, in un attimo passa da super-testimone a indagato: è quel che gli comunicano i pm.

Eppure, ciò che in queste ore tormenta Massa non è la prospettiva del processo: ma le urla dei colleghi operai, un rumore di fondo che mai si placa nella sua testa. Sembra un uomo invecchiato di colpo, a soli 46 anni. Chi lo conosce, dice il Corsera, lo vede distrutto e senza parole.

Da ieri, Massa viene seguito da un avvocato di fiducia, Mattia Moscardini. La RFI, l’azienda per cui lavora, gli ha messo a disposizione uno psicologO. Travolto dagli eventi, ha chiuso i suoi profili social. Fra le lacrime e il dolore, si avvia verso un destino incerto.

Redazione

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