Un divorzio, quello tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea, finito nel peggiore dei modi. A sostenerlo è Nigel Farage, da sempre grande supporter della Brexit. Dichiarazioni clamorose che hanno destato non poche reazioni a Downing Street. “La Brexit ha fallito per colpa degli inutili politici Tories che hanno gestito male” l’uscita di Londra dall’Unione, sostiene Farage.

L’ex leader del Brexit Party, a distanza di 7 anni, sembra non avere dubbi: “quello che penso è che in effetti non abbiamo avuto dalla Brexit i vantaggi economici che avremmo dovuto avere. La Brexit ha dimostrato che i nostri politici sono inutili quanto i commissari di Bruxelles” – ha aggiunto Farage – “abbiamo gestito male la cosa e se si guarda a cose semplici come la corporation tax, stiamo spingendo le società fuori dal nostro Paese”.

Farage è stato dal 2010 al 2016 il leader dello UKIP, il partito indipendentista del Regno Unito e dal 2019 al 2021 il leader del Brexit Party, che raggiunse oltre il 30% dei voti alle elezioni europee del 2019. Lo UKIP è il partito che più di tutti aveva fatto campagna per l’uscita dall’Unione Europea, ed era diventato politicamente rilevante proprio sostenendo la causa di un referendum. Farage dal 2021 non ha più ruoli politici, è presidente onorario del partito Reform UK, erede del Brexit Party, e conduce una trasmissione sulla televisione di destra GB News.

Farage pur convinto che l’uscita fosse la scelta giusta, critica le modalità e le scelte legate alla Brexit: “Si potrebbe dire che, ora che siamo di nuovo in controllo, imponiamo regolamenti alle società più di quando eravamo membri della Ue” – ha detto ancora il leader politico che afferma di “non escludere” un suo ritorno in politica“Non è una cosa in cima dei miei desideri, ma francamente non hanno mantenuto le promesse sui confini, non le hanno mantenute sulla Brexit, i Tories ci hanno veramente deluso“.

Non sono tardate ad arrivare le reazioni alle clamorose affermazioni di Farage. Il portavoce del premier britannico Rishi Sunak, da poco arrivato a Reykjavik per partecipare al Consiglio d’Europa, ha respinto le dichiarazioni fatte dall’ex leader euroscettico Nigel Farage. Per il primo ministro conservatore infatti l’uscita dall’Ue è stata “un successo” per i molti benefici che ha portato ai cittadini e alle imprese. Il portavoce ha ricordato anche che l’economia britannica in difficoltà risente della difficile situazione a livello globale.

Ma stando alle previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) nei prossimi due anni la crescita del prodotto interno lordo del Regno Unito sarà la seconda peggiore fra le maggiori economie mondiali dopo quella della Russia.

E dopo anni di tensioni a causa della Brexit, l’emergenza migranti sembra riaprire il dialogo e la collaborazione tra Regno Unito e Unione Europea. Un partnership per tentare di frenare al più presto la migrazione illegale attraverso il Canale della Manica. Londra e Bruxelles negozieranno un accordo per lo scambio di informazioni, competenze e personale per combattere i contrabbandieri e gli arrivi clandestini nel Paese. Il primo ministro britannico Rishi Sunak e Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, hanno approvato l’idea che Londra collabori con Frontex, l’agenzia per le frontiere dell’Ue, in un incontro a margine del vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik.

Giulio Pinco Caracciolo

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