Anche l’Algeria nella mappa del Mediterraneo che brucia quest’estate. E il Paese Nordafricano è colpito più duramente e velocemente. Gli incendi si stanno diffondendo rapidamente e sono almeno 42 le persone che hanno perso la vita a causa delle fiamme. L’aggiornamento è stato fornito dal ministro Ayman Benabderrahmane.

Gli incendi sarebbero più di 70 in 14 Regioni a Nord del Paese. È emergenza nella zona montuosa della Cabilia, a est della Capitale Algeri. Particolarmente colpita la città di Tizi Ouzou, una delle più popolose dell’area ed epicentro dei roghi con Bejaiea. Anche 25 Vigili del Fuoco tra le vittime. Il Presidente Abdelmadjid Tebboune ha espresso le sue condoglianze su Twitter e cordoglio per i soccorritori che hanno perso la vita mentre erano impegnati a prestare aiuto.

Salvate dalle fiamme 110 persone, tra cui uomini donne e bambini secondo quanto riportato dal ministero della Difesa. Le autorità hanno definito i roghi “di origine criminale”. A contribuire all’esplosione e all’espansione l’ondata di caldo che ha investito il Mediterraneo. Un’ondata che insiste da due settimane almeno e che aveva investito inizialmente soprattutto la Turchia e la Grecia. Per Atene si è tratta della “peggior ondata di caldo nel Paese nei tempi moderni”. È bruciata in tre giorni più della metà delle zone distrutte nel 2020. In Turchia tre volte la media: 136mila ettari di boschi.

Emblematiche le immagini dei turisti costretti a evacuare a causa dell’avanzare delle fiamme. Le ondate di calore insistono sull’estate torrida e i territori aridi e i venti caldi spingono i roghi a estendersi. Il Mediterraneo è considerato dai ricercatori un “hotspot di incendi” dove i cambiamenti climatici rendono le ondate di calore più probabili e gravi. Una tendenza confermata anche dal rapporto dell’IPCC delle Nazioni Unite diffuso lunedì 9 agosto.

Gli incendi che la settimana scorsa insistevano su Grecia, Turchia, Marocco, Albania, Croazia, Macedonia, Grecia, Tunisia e Italia stanno facendo danni più ingenti e più rapidamente in Algeria.

Colpite in Italia soprattutto la Sicilia, la Sardegna e la Calabria. Una vittima a Grotteria, piccolo comune in provincia di Reggio Calabria. In fiamme anche l’Aspromonte: il Santuario di Polsi è bloccato, con la strada bloccata degli incendi. Centinaia i pellegrini partiti ieri a piedi da Cinquefrondi sulla via del ritorno. La Forestale ha bloccato la strada al casello. Bruciano le Madonie, la zona delle Petralie, la zona di Geraci Siculo. Le fiamme sono arrivate anche fin dentro le case. Altri ettari in fiamme nella zona di Monreale. Oltre 100 gli interventi solo nella giornata di ieri tra le due Regioni.Per il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani gli incendi sono “per il 70% responsabilità dell’uomo”, di cui il 57% dolosi e il 13% legati a incidenti.

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.