L'opera di Pistoletto a pochi passi da Comune e Questura
Bruciata la ‘Venere degli stracci’ a Napoli, la “sfida social” tra paranze e la città senza controlli

Una gara sui social, una sfida a chi metteva la firma su quella che per loro è considerata una impresa, un ‘trofeo‘ da rivendicare, un po’ come accadeva con l’albero di Natale inaugurato e rubato nelle ore successive nella Galleria Umberto. Il tutto, come spesso accade, nell’indifferenza di una città dove presidi e controlli spesso mancano, anche nelle zone principali come il lungomare o, come in questo caso, in piazza Municipio a Napoli. Una città dove si agisce sempre dopo, sempre in emergenza, dove le telecamere ci sono ma spesso sono spente o girate dall’altro lato.
Così la scorsa notte l’impresa della paranza di turno ha sporcato ancora una volta l’immagine della città. In fiamme la ‘Venere degli stracci‘, l’installazione di arte contemporanea realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto e presente tra piazza Municipio e il molo Beverello, dove si trova la sede dell’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, da circa due settimane.
Le fiamme hanno sciolto la statua e ridotto in cenere gli indumenti vecchi che la ‘adornavano’. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco e sul caso è stata aperta una inchiesta e la pista principalmente battuta è quella ovviamente del rogo doloso. Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in una piazza tanto centrale quanto (spesso) incontrollata, basti pensare che a circa 500 metri si trova la sede della Questura di Napoli.
L’incendio è scoppiato tra le 5,13 e le 5,30. A testimoniarlo i video postati da passanti e tassisti che in quei minuti attraversavano la piazza. Della statua della ‘Venere’ restano solo pochissimi brandelli di tela di vetroresina. Per il resto, a salvarsi è stata solo la struttura metallica.
“Un coinvolgimento di minorenni? Si sta valutando, può essere” ha dichiarato il sindaco Manfredi. “Mi hanno detto proprio dalla Fondazione Pistoletto che negli ultimi giorni c’era una specie di gara sui social di gente che invitava a bruciare la statua”.
“Purtroppo viviamo in una società in cui questi atti di violenza gratuita sono all’ordine del giorno – ha sottolineato – Ho sentito il questore e sono pienamente impegnai. Siamo fiduciosi che si possa individuare il responsabile”.
“Sgomento per un atto di grande violenza che lascia interdetti” aggiunge Manfredi che assicura: “la città non molla”. E annuncia che, dopo aver sentito lo stesso Pistoletto, l’opera sarà rifatta, magari anche grazie all’aiuto di una raccolta fondi.
Su controlli Manfredi è netto: “Bisogna fare una scelta, se noi vogliamo sorvegliare tutto quello che abbiamo dobbiamo fare una società sorvegliata ed io non credo nella società sorvegliata. Credo nella sorveglianza sociale. Dobbiamo vincere questa battaglia non mettendo una guardia in ogni angolo della città ma facendo crescere la grande civiltà di Napoli”.
Per l’ex questore di Napoli Antonio De Iesu, oggi assessore alla sicurezza dell’amministrazione Manfredi, si tratta “sicuramente di un atto vandalico. Sono in stretto contatto con il questore, la scientifica ha operato, stanno visionando le telecamere e ci auguriamo di avere qualche elemento. Ma il fatto grave – aggiunge all’AdnKronos – al di là delle indagini che saranno fatte, è che questa città ancora non dimostra la maturità che invece imporrebbe una città europea. In questa città sta dominando la degenerazione connessa a questa devianza, al disagio giovanile. È un tema non facile da affrontare”.
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