La capitale del Belgio bloccata
Bruxelles, la protesta degli agricoltori con mille trattori: roghi, statue distrutte e disordini davanti al Parlamento europeo
Una mattina agitata a Bruxelles. Nella capitale belga è previsto il Consiglio europeo straordinario, ma oltre ai leader dell’Unione sono arrivati a migliaia anche gli agricoltori in protesta. Le strade di Bruxelles sono bloccate da circa un migliaio di trattori e mezzi agricoli, in particolar modo nel quartiere europeo, sede delle istituzioni dell’Ue. Nelle ultime settimane gli agricoltori stanno protestando in tutto il continente, anche in Italia.
Bruxelles, la protesta degli agricoltori
Sono arrivati da tutto il continente, anche se già da settimane vanno avanti le proteste nei vari Stati europei. Gli agricoltori protestano contro la Politica agricola comune (Pac) e contro il Green Deal. Il grosso dei manifestanti però proviene dal Belgio, ha riferito un portavoce della polizia all’Afp. Di fatto, però, Bruxelles è bloccata e l’aria è tesa. Gli agricoltori hanno invaso Place de Luxembourg davanti alla sede del Parlamento europeo: hanno appiccato dei roghi con legna, pneumatici e pallet, hanno fatto esplodere dei petardi. Hanno addirittura distrutto una statua nella piazza, quella del meccanico Beaufort, operaio rappresentato attorno al monumento in onore dell’ex industriale belga-britannico John Cockerill.
La tensione è salita ulteriormente quando un centinaio di manifestanti ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo. La polizia ha dispiegato molti agenti in tenuta anti-sommossa e poi ha azionato gli idranti per disperdere gli agricoltori.
Agricoltori, le dichiarazioni del premier belga De Croo
Alexander De Croo, primo ministro del Belgio, ha cercato di tirare acqua sul fuoco: “Ci sono grandi proteste a Bruxelles da parte degli Agricoltori. Dobbiamo poter discutere al Consiglio di questo tema perché le preoccupazioni che hanno sono in parte legittime: la transizione climatica è una priorità chiave per le nostre società e dobbiamo fare in modo che i nostri agricoltori siano dei partner in questo percorso”.
“Negli anni passati hanno fatto grandi sforzi, si sono adattati ai nuovi standard che abbiamo, abbiamo una lunga strada da percorrere e dobbiamo fare in modo che siano nostri partner e che facciano parte della discussione”, ha ricordato De Croo. “In Europa abbiamo attività agricole di grande qualità, sono molto innovative e c’è ancora molta innovazione che arriverà. Offrono prodotti di alta qualità e dobbiamo garantire che possano vedersi riconosciuto il giusto prezzo per i prodotti di qualità che forniscono e dobbiamo garantire che i carichi amministrativi che hanno rimangano ragionevoli”, ha sottolineato il primo ministro. “Per questo sono molto contento dell’annuncio di ieri della Commissione europea sul fatto che ci sarà un’eccezione per un altro anno sul 4% di terra da liberare. Il mio punto di vista è che l’estensione debba essere anche più lunga di un anno, ma almeno un anno darà un po’ di ossigeno ai nostri agricoltori, per permettere loro di lavorare”, ha aggiunto De Croo.
Il Consiglio europeo straordinario
Oggi a Bruxelles i leader dell’Ue si riuniscono per il Consiglio europeo straordinario per discutere della revisione del bilancio comune e sugli aiuti all’Ucraina. Lo scontro, neanche a dirlo, è soprattutto con il leader ungherese Viktor Orban, che pone il veto. I 27 devono trovare un accordo sull’intero pacchetto del bilancio, che include sia l’assistenza a Kiev, sia i finanziamenti per la migrazione sia quelli per la piattaforma Step, sull’innovazione tecnologica.
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