Alla fine ha scelto di candidarsi, contrariamente a quanto annunciato in un primo momento, quando era forte la volontà di concludere il mandato di sindaco della propria città – Genova -, e tanta la preoccupazione per il proprio stato di salute. Quest’ultimo, un problema non ancora superato. Ma a convincere Marco Bucci a correre come governatore della Liguria è stato un colloquio con i leader del centrodestra e con Giorgia Meloni: quaranta minuti per strappare un sì e superare la paura della malattia. La premier lo ha valutato su una scelta politica e professionale, lasciando libertà a Bucci su quella ‘personale’. Dopo una notte di pensieri, la decisione di accettare.
Si auto-definisce un civil-servant in un momento d’emergenza politica. Fisicamente sta bene, ha appena finito trenta sedute di radioterapia, iniziato l’immunoterapia Iniezioni di anticorpi monoclonali per i cosiddetti tumori sensibili, una ogni ventuno giorni. Il male di Bucci è un cancro metastatico alle ghiandole linfatiche nel collo, diagnosticato lo scorso 30 maggio e operato il 3 giugno, con trenta linfonodi asportati. Ha dovuto capire che la sua vita era cambiata, ma non ancora finita, ma è stato inevitabile “pensare a quanto tempo rimaneva”.
Per ora le cure sembrano funzionare – racconta al Corriere della Sera – ma il candidato non sottovaluta la malattia: a quasi 65 anni però, il suo sì anche per dare “un segno di speranza”. “Deve colpire in maniera positiva, anche se i problemi non sono risolti”. Il futuro “non esiste”, Bucci non ha “ambizioni di altro tipo”. Il lavoro, la politica come medicina: “Quando si è malati e si è impegnati in un’attività tutti i giorni, aumenta l’adrenalina che aiuta il sistema immunitario. Se ci si abbatte e ci si lascia andare va solo peggio. Fare la campagna elettorale sarà una buona terapia”, conferma al quotidiano, non nascondendo qualche dissapore in famiglia. Il dialogo con i figli che lo hanno invitato a fare attenzione e la moglie, Laura Sansebastiano, non affatto contenta, “ma ci siamo messi d’accordo – precisa il neo-candidato -, come sempre in una vita trascorsa insieme”.