Le parole del virologo
Burioni conferma: “La Cura Ascierto funziona, risultati Tocilizumab promettenti”

“Buone notizie stanno arrivando anche dal campo dei farmaci. C’è un farmaco che viene utilizzato come antinfiammatorio in malattie come l’artite e che sembra essere efficace e i dati sono abbastanza promettenti”. Il virologo Roberto Burioni, nel fare il punto dell’epidemia di Coronavirus in Italia ospite di Che tempo che fa, la trasmissione di Rai2 condotta da Fabio Fazio, cita il lavoro del professore Paolo Ascierto.
L’antinfiammatorio “utilizzato in malattie come l’artite” è infatti il Tocilizumab, usato nel trattamento sperimentale nato grazie alla task force guidata dal professore Ascierto. L’oncologo del Pascale di Napoli ha avviato le prime sperimentazioni col farmaco contro l’artrite reumatoide, utilizzato per la prima volta a Napoli, per combattere le infiammazioni polmonari più gravi provocate dall’infezione da Coronavirus.
“C’è un farmaco che viene utilizzato come antinfiammatorio in malattie come l’artrite che sembra essere efficace. I dati che stanno incominciando ad arrivare sono abbastanza promettenti.”@RobertoBurioni a #CTCF#veniamonoidavoi pic.twitter.com/L2bLvaRRds
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 29, 2020
Burioni ha parlato anche di un secondo farmaco, che negli anni Cinquanta si usava per la malaria, il Plaquenil. Il virologo ha spiegato che “fu valutato nel 2005 come molto efficace per inibire la replicazione del coronavirus della Sars. La cosa passò nel dimenticatoio. Ora si è provato a usarlo clinicamente e a sperimentarlo. Ci sono diversi studi in atto, lo abbiamo fatto anche noi al San Raffaele”.
“Il giorno in cui usciremo di casa dovremo portare tutti una mascherina. E dobbiamo metterci nelle condizioni di fare dei test, non solo per dimostrare la presenza del virus, ma per capire quanti hanno contratto il virus.”@RobertoBurioni a #CTCF da @fabfazio.#vieniamonoidavoi pic.twitter.com/Ij2GAECxRn
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 29, 2020
Per il virologo inoltre i numeri del contagio “cominciano a essere meno negativi e in un’epidemia significa positivi. Stiamo raccogliendo i frutti del nostro comportamento, come prima raccoglievamo i frutti della nostra irresponsabilità. Dobbiamo perseverare con i nostri sacrifici. Non possiamo predire il futuro, ma sembra che le cose stiano rallentando”.
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