In cinque sono entrati all’improvviso nella tabaccheria di Afragola, in provincia di Napoli, armati di fucile, pistole e a volto coperto. Prima hanno picchiato il titolare che era al bancone puntandogli i fucili in faccia. Poi quelle armi sono diventate anche bastoni. Calci e pugni tra le grida di dolore e terrore del tabaccaio. Attimi di pura violenza da far west che le telecamere di videosorveglianza hanno cristallizzato. Immagini che fanno male e che ricordano altri episodi di violenza assurda durante rapine nella provincia di Napoli.

L’ultimo episodio è avvenuto nel pomeriggio del 28 settembre ad Afragola. I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e i militari della locale stazione sono intervenuti a via Giovanni Amendola 157 per una rapina. Poco prima 5 persone con volto coperto di cui 2 armate di fucile e pistola hanno effettuato una rapina nella tabaccheria “Russo” prendendo sigarette, gratta e vinci e denaro ancora da quantificare per poi darsi alla fuga a bordo di un’auto. Nessun colpo d’arma da fuoco esploso ma durante la rapina il titolare dell’attività è stato malmenato e colpito alla testa con il calciolo di un’arma.

Nel video che sta facendo il giro del web si vedono i 5 rapinatori col volto coperto e con i guanti entrare nella tabaccheria e fare razzia di tutto quello che si trovano davanti buttando tutto in un sacco. Puntano i fucili in faccia al malcapitato tabaccaio, poi gli lanciano addosso oggetti. Lo colpiscono alla testa con il calcio della pistola. E poi ancora pugni, calci e urla. Finchè il tabaccaio sfinito striscia sul pavimento accasciandosi vicino a uno scaffale. Non può far altro che osservare inerme quella terribile violenza e quella rapina. Nel grande sacco che hanno al seguito gettano sigarette, soldi, gratta e vinci e tutto quello che si trovano sotto mano. Staccano il pannello di plexiglass dal bancone e saltano nel retro. Aprono cassetti e fanno razzia. Poi finalmente i banditi vanno via lasciando a terra il tabaccaio con la testa sanguinante. Una scena da attacco alla diligenza.

Non è il primo episodio di questo tipo nella provincia di Napoli. Quasi un anno fa ci fu una scena simile in un ristorante di Casavatore. Lì i banditi puntarono i fucili kalashnikov contro i bambini presenti in sala, senza farsi scrupolo. E ancora lo scorso 16 febbraio, quando alcuni banditi fecero irruzione con volto coperto ed armati di pistole e fucili in un altro ristorante della zona colpendo anche un’auto parcheggiata all’esterno.

Indagini in corso da parte dei Carabinieri che nel pomeriggio durante una serie di perquisizioni nel rione Salicelle hanno rinvenuto e sequestrato in un seminterrato 1 pistola scacciacani k-italy calibro 8, priva di tappo rosso e completa di serbatoio vuoto e 1 fucile a canna mozza Benelli. In un vano tecnico di un ascensore rinvenuti e sequestrati diversi capi d’abbigliamento. Sulle armi e sui vestiti verranno effettuati gli accertamenti del caso per verificare un loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o delitti.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.