La delusione per una stagione negativa, l’incubo della mancata iscrizione, il salvataggio in extremis e ora i grandi sogni. Nel giro di pochi mesi i tifosi del Chieti salgono sulle montagne russe, prima sfiorando il dramma sportivo della non partecipazione alla Serie D e poi volando sulle ali dell’entusiasmo. Le dinamiche societarie creano forte malcontento e diffondono un enorme pessimismo. In piena estate arriva la svolta: il giovane imprenditore Daniele Ferro si dimostra intenzionato a rilevare il 50% delle quote, salva i neroverdi e dà una scossa a un ambiente che era ormai demoralizzato.

Ma ad agosto entra in scena un nuovo protagonista: Virgo, tra le aziende leader a livello nazionale nel settore della cosmetica, mette gli occhi sul progetto teatino e a inizio settembre Wip Finance acquista il 70% delle quote. Altro che semplice gestione ordinaria; l’euforia è alle stelle e viene piazzato un colpo da Serie A: in città arriva Godfred Donsah, centrocampista ghanese che a 28 anni può già vantare una vasta carriera internazionale con tanto di presenze nella Nazionale. Le esperienze con Bologna, Cagliari ed Hellas Verona parlano chiaro. Poi le voci su Ciccio Caputo e Mario Balotelli. Sogni, però, solo accarezzati. Non per questioni economiche, ma per la difficoltà di convincere professionisti di quel calibro ad accettare un’avventura in Serie D. Comunque il cantiere per il grande sogno è solo alle prime fasi.

Il salvataggio in extremis di Ferro

Tra i principali attori dell’estate teatina c’è Daniele Ferro, ora vicepresidente. Inizialmente vuole entrare con dei soci, che però vogliono fare una due diligence (documenti che servono per controllare la situazione debitoria della società). I tempi non lo permettono, così pensa di non poter fare nulla. Ma d’improvviso interviene l’imprenditore campano Nicola Di Matteo. “Ha fatto un versamento da 150mila euro che ha permesso l’iscrizione. Ne mancavano altri 60mila e li abbiamo coperti io ed Ettore Serra (ex patron, ndr). Quindi l’intervento mio, di Serra e di Di Matteo è servito per la salvezza principale del Chieti”, spiega il vicepresidente neroverde al Riformista.

Poi Di Matteo – rimasto spiazzato da alcune dinamiche, tra cui la lontananza dalla città – decide di fare un passo indietro. A quel punto Ferro prende la situazione in mano, valuta la possibilità di dividersi il 50% con Serra e dà il via ai lavori: arrivano nuovi giocatori, vengono messi nero su bianco investimenti importanti, vengono sistemate alcune situazione di disagio all’interno dello stadio, si chiudono accordi importanti (tra cui l’Adidas): “Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto, grazie anche al direttore sportivo e al direttore generale”. Poi le amichevoli estive: “Una volta formata la squadra, i giocatori hanno risposto bene in campo. Anche per merito di mister Giovanni Ignoffo, un vero professionista. È stato un mese e mezzo pieno di emozioni: la città ha ricambiato alla grande, nonostante le difficoltà. Ho fatto tutto quello che potevo”.

L’arrivo di Virgo e il grande sogno: la promozione in C

Ed ecco che in pieno agosto, mentre Ferro si trova a Madrid per lavoro, Virgo si fa avanti. Prima si vocifera la possibilità di una semplice sponsorizzazione, poi si sceglie l’acquisto delle quote. Infine l’incontro a Verona con l’azienda di cosmetica. “Ho visto la loro grandezza, la loro organizzazione fuori dal normale. Mi è costato molto fare un passo indietro dopo gli sforzi, ma ho deciso di lasciare la maggioranza per il bene di Chieti. Stiamo vivendo una situazione di collaborazione, puntiamo a obiettivi importanti come la vittoria del campionato. Virgo sta facendo dei sacrifici enormi per portare avanti la società. Chieti sta vivendo un clima di vero entusiasmo. Speriamo che i nostri sogni si avverino, con la consapevolezza che la società oggi è più viva che mai”, racconta Ferro.

Un calciomercato da Pro

Ora i tifosi volano alto, pronti a godersi l’ultimo arrivi: Andrija Balić, centrocampista croato con un passato di successo in molti club europei (in Italia ha militato nell’Udinese). A lui si aggiunge Tommaso Ceccarelli, attaccante versatile che può ricoprire il ruolo di ala destra e trequartista: grazie alla sua esperienza in diverse squadre di Serie B e C, è un rinforzo notevole per la rosa a disposizione di mister Ignoffo.

Gianni Di Labio, presidente del Chieti, traccia la rotta sul calciomercato: “Alla squadra servono calciatori come Donsah, con lui mettiamo in campo anni di esperienza in serie superiori. L’obiettivo è sicuramente di portare altri profili di questo livello, quando si riaprirà il mercato lavoreremo a rinforzare la squadra”.

L’obiettivo? La promozione in Serie C. “Dobbiamo solo continuare a lavorare per dare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano”, afferma Di Labio. Che – nonostante i segnali positivi già arrivati sul campo – invita a essere equilibrati, nonostante la tentazione del sogno Serie B: “Le premesse della prima partita di campionato hanno dato il permesso ai tifosi e ai calciatori di sognare. Siamo un laboratorio e stiamo cercando di costruire una squadra forte e sicura di sé”. Infatti quello del Chieti può diventare un modello da replicare a livello nazionale, un esempio per diverse squadre in Italia. “Sicuramente le ultime mosse mirano a dare un incentivo sia economico che di speranza ai giocatori e al calcio in generale. Non bisogna arrendersi mai, ma lavorare sodo per raggiungere i traguardi”, aggiunge il presidente neroverde.

Il trinomio tra sport, sociale e inclusività

Non c’è solo lo sport: un aspetto su cui punta Virgo è anche l’inclusività, in un momento storico in cui ogni singolo segnale (anche simbolico) è importante. Combinazioni del destino, il famoso colpo di fulmine che ha portato a sposare la causa neroverde come trampolino di lancio per un messaggio sociale. Un insieme di valori che si riflette nell’iniziativa congiunta con Esa Energia, proponendo la riduzione di un euro sul costo delle tariffe delle mense scolastiche. Un modo per alleviare il peso economico che grava sulle famiglie, alle prese con un momento particolarmente delicato.

Under 16 e donne gratis allo stadio

Infatti lo sport, oltre a essere attività fisica, può essere anche un fenomeno culturale: possiede un grande potenziale formativo ed educativo. Dunque può essere veicolo di alti valori e ideali, strumento di prevenzione e di promozione di una cultura al rispetto delle differenze. Anche perché far parte di una squadra aiuta a sviluppare le capacità relazionali e incrementa l’autostima.

E, a proposito di inclusività, non è tardata ad arrivare la prima mossa concreta: i ragazzi sotto i 16 anni e le donne potranno entrare gratuitamente allo stadio Guido Angelini per sostenere la squadra. Un’iniziativa che lancia un messaggio forte e chiaro: lo sport è di tutti e deve essere un luogo dove ognuno si sente parte della famiglia. D’altronde un grande sogno diventa realtà solo se tutti ci credono, nessuno escluso.