Il calciomercato è finito: gli allenatori tirano finalmente un sospiro di sollievo. Definite le rose delle squadre e assestati gli equilibri interni, possono finalmente “riabbassare la guardia” per concentrarsi esclusivamente sulle partite da disputare. Anche i tifosi, dopo mesi passati a consultare freneticamente siti online e app dedicate, ora si soffermano sulle notizie che arrivano da centri sportivi e dai campi d’allenamento.
La quiete però da un po’ di tempo a questa parte non è definitiva: subito dopo il gong di chiusura delle trattative estive, ecco che appaiono le liste dei giocatori senza contratto. Appartengono alla quasi mitologica categoria degli “svincolati”, di quei calciatori liberi e che dunque hanno la facoltà di accasarsi con chi vogliono in qualsiasi momento della stagione. Se in origine si trattava per lo più di atleti a fine carriera, alla ricerca di un ultimo ingaggio, col passare del tempo la lista de “single” del pallone si è fatta più variegata, per effetto di una serie di fattori che ha provocato questa sorta di cortocircuito. Da quando per via della cosiddetta “Legge Bosman” i calciatori sono divenuti proprietari del loro cartellino, il mercato è diventato più frenetico e ricco di incertezze, e la presenza sempre più ingombrante da parte dei procuratori – che adesso si fanno chiamare agenti – non raramente ha costretto anche alcuni big del pallone a restare con il cerino in mano, anche se magari solo per un breve lasso di tempo.
In molti sono alla finestra, un po’ come da sempre accade per gli allenatori in attesa che si liberi una panchina in corso d’opera, e magari assistono con interesse alle prime partite dei vari campionati, cercando di intuire se potrebbero rappresentare la soluzione a un problema imprevisto o la toppa necessaria per arginare una falla determinata da un infortunio o da un errore di valutazione in sede d mercato.
Chi, ad esempio, stesse cercando in queste ore un portiere “last minute” avrebbe l’imbarazzo della scelta: David de Gea, 32 anni, fino allo scorso anno al Manchester United, rappresenta di sicuro una scelta di primo livello. Alle sue spalle Kasper Schmeichel (36 anni) figlio d’arte e protagonista del miracolo Leicester; o Samir Handanovic, vecchia conoscenza della nostra Serie A, che a 39 anni sembra ancora intenzionato a fare la differenza tra i pali. Tra i difensori, citazione d’obbligo per gli inglesi Danny Rose (33 anni), Phil Jones (31) e per Axel Tuanzebe (25 anni), Sokratis Papasthathopoulos (35 anni), Shkodran Mustafi (31 anni) e Nicolas N’Koulou (33 anni) che qualche stagione addietro fecero le fortune di Genoa, Sampdoria e Torino. A centrocampo le stelle sono due: Jesse Lingard, 30 anni, fino allo scorso anno a Manchester e l’eterno Papu Gomez, 35 anni, campione del mondo con l’Argentina, che dopo una vita trascorsa in Italia ha giocato a Siviglia negli ultimi due anni. Chi volesse però mettere a segno il vero colpo dovrebbe pensare all’attacco: Stevan Jovetic (33 anni) e Felipe Caicedo (34 anni) potrebbero trovare nuovi estimatori in Italia. Infine c’è un top ancora in cerca di sistemazione: Eden Hazard (32 anni), scaricato dal Real Madrid, è in cerca di riscatto. Le sirene arabe su di lui non hanno fatto effetto; magari il richiamo degli euro, molti per la verità, potrebbe invece funzionare. Si deve fare in fretta. A gennaio riapre il calciomercato.