Come prevedibile la decisione di Matteo Renzi di aprire a un’alleanza con Giuseppe Conte e Elly Schlein ha fatto scatenare diverse reazioni. Uno dei primi a commentare l’intervista del leader di Italia Viva è stato Carlo Calenda, ovviamente interessato alle sorti del suo competitor politico. Per il segretario di Azione, l’apertura di Renzi al Movimento Cinque Stelle per creare un’alternativa a Giorgia Meloni “fa ridere”.

Calenda contro Renzi e la sua apertura a Conte: si allea con i nazisti dell’Illinois o con i marxisti

“Ho iniziato la legislatura con Renzi che diceva che voleva fare il partito dei liberaldemocratici, poi faceva votare La Russa, poi si nominava erede di Berlusconi, poi con la Bonino e dopo le elezioni europee dice ‘va bene il M5s‘. È il modo di fare politica di Matteo, che è una persona intelligente e abile ma che se deve allearsi con i nazisti dell’Illinois o i marxisti leninisti lo fa. Non è il nostro percorso”, ha detto Calenda intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5.

Calenda e la creazione di un nuovo polo

“Io credo che l’Italia stia collassando e non riesca a produrre nulla. Su sanità, salari e scuola, che sono i temi fondamentali, è prigioniera di uno scontro fra destra e sinistra. Quello che gli italiani vedono tutti i giorni è una finzione, che serve a mantenere meno della metà degli elettori che va a votare senza produrre nulla. Noi siamo nati per cercare di cambiare questa situazione, altrimenti il Paese non si salva”, ha aggiunto Calenda.

Redazione

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