Nella settimana del “divorzio” tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, i due leader del Terzo Polo e rispettivamente di Azione e Italia Viva, il primo sondaggio post separazione vede l’ex ministro dello Sviluppo Economico avanti nei sondaggi.

A fornire i primi dati dopo la traumatica “separazione social” è Swg, con l’istituto di ricerca che ha realizzato le interviste ad un campione di 1200 persone per il telegiornale di La7. Quello di Swg è infatti il primo sondaggio a mostrare i due partiti separati dopo la frattura del progetto comune del Terzo Polo: Azione è avanti col 4,6%, mentre il partito di Renzi insegue staccato di due punti, al 2,6 per cento.

Dati che probabilmente non spaventano il leader di Italia Viva, che nella sua ultima enews aveva sottolineato agli iscritti che “il tempo sarà galantuomo anche stavolta”.

Quanto agli altri partiti, per Swg i punti che dividono Fratelli d’Italia dal Partito Democratico sono otto. Il partito della premier Giorgia Meloni continua infatti un trend negativo che va avanti ormai da diverse settimane e scende al 29 per cento: al contrario i Dem, complice il cosiddetto “effetto Schlein”, da quando ovvero la deputata è diventata segretaria del partito, continuano una lenta ma costante risalita e si portano al 21 per cento.

Ma fornisce segnali di ripresa anche il Movimento 5 Stelle: il partito di Giuseppe Conte riconquista uno 0,3% e si porta a quota 15,4%, fermando così l’emorragia di voti proprio in direzione Nazareno, che con la svolta “di sinistra” della nuova segretaria sta intercettando proprio i voti dei delusi che si erano “trasferiti” nel calderone pentastellato.

Nel centrodestra di governo fa un notevole balzo in avanti la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio in questo momento è probabilmente la grana più complicata da gestire per la premier Meloni, una sorta di opposizione interna tra continui rilanci nell’azione di governo, in particolare sul contrasto ai migranti. Politiche che evidentemente stanno lasciando il segno nell’elettorato: la Lega guadagna in una settimana oltre mezzo punto percentuale e si porta al 9,4%. Di segno opposto invece la salute di Forza Italia, col partito di Silvio Berlusconi che risente proprio delle precarie condizioni del suo leader, da quasi due settimane ricoverato al San Raffaele di Milano: gli azzurri sono stimati al 6,3 per cento, in calo dello 0,2%.

Detto di Azione in vantaggio su Italia Viva, sopra il partito di Renzi c’è anche Verdi e Sinistra Italiana al 3,1%, praticamente stabile (-0,1%) come anche +Europa ora al 2,3% (-0,1%) e Unione Popolare all’1,9. A chiudere l’Italia con Paragone al 2,1% che recupera lo 0,2%.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia