“L’unica zona rossa realmente da noi è la zona dell’aglianico“. Il Governatore Vincenzo De Luca commenta con una battuta la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza di rinnovare le misure restrittive per Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana. Il numero uno del Dicastero firmerà infatti una nuova ordinanza, la precedente scade domenica 29 novembre, con cui si rinnovano le misure restrittive vigenti relative a queste regioni. L’ordinanza è valida fino a giovedì 3 dicembre 2020.

Le misure rinnovate con la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza mantengono in fascia rossa Campania e Toscana, e in fascia arancione Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia.

Dopo aver definito le tre zone una “buffonata, siamo nelle mani del padreterno e, per quanto ci riguarda, della Regione Campania“, De Luca va giù duro: “Apprendo con viva emozione la decisione del Governo sulle zone Covid. Noi siamo com’è noto, da sempre, per la linea del rigore e della prudenza. Dunque esprimo la mia piena condivisione, purtroppo solo virtuale, visto che l’unica zona rossa realmente esistente da noi è la zona dell’aglianico. Tutto il resto è propaganda. I controlli sono pari a zero. Sono in libera uscita tutti, tranne i venditori di pantofole di panno beige”.

“Apprezzo tuttavia la coerenza del Governo: solo tre giorni per entrare in zona rossa; ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla. Rinnoviamo intanto la richiesta al Governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni: i dati veri sulle terapie intensive realmente esistenti e i dati chiari e non confusi, sulla tipologia dei tamponi effettuati. Con immutata stima e commossa partecipazione”.
L’ATTACCO A SPERANZA DURANTE LA DIRETTA – Duro attacco al dicastero di Roberto Speranza e alla relazione ‘fantasma’ degli ispettori inviati il 10 e 11 novembre per monitorare la situazione negli ospedali napoletani: “Abbiamo avuto modo di verificare con quanta difficoltà anche dal Ministero dello Salute comunicano i dati oggettivi che motivano queste classificazioni in zona” delle Regioni. “Per una parte ci sono ragioni obiettive, per un’altra parte ci sono ragioni che per quello che capisco io rinviano a motivi politica politicante. La sanità non c’entra niente – aggiunge – Noi abbiamo assistito qualche settimana fa all’invio in Campania di ispettori, una ennesima cialtronata, una provocazione che abbiamo subito come Regione. A parte cinque macchine in fila al Cotugno non hanno potuto rilevare nulla. Ad oggi non abbiamo ancora avuto la copia delle relazioni fatte dagli ispettori”.

Poi la denuncia: “Il presidente dell’associazione degli anestesisti ha detto che ci sono Regioni che danno dati falsi in relazione alle terapie intensive, per far abbassare la percentuale di occupazione. E ci sono Regioni che comunicano un numero altissimo di tamponi, ma non quelli molecolari, per far abbassare le percentuali di positivi. Pensate che il ministero della Salute abbia attivato i nuclei ispettivi per controllare se questo corrisponde al vero? Non abbiamo nessuna risposta certa. Mi pare scandaloso”.

“Siamo l’unica Regione che ha chiesto un’operazione trasparenza – rimarca – sui tamponi la Campania comunica il vero numero di tamponi molecolari che vengono fatti. Siamo sotto i 25mila al giorno, cosa che ovviamente fa aumentare il numero di positivi. Sia tutto portato alla luce del sole. La Regione Campania e’ quella che ha 17mila dipendenti in meno del Veneto, 15mila circa in meno dell’Emilia Romagna e Piemonte. Dati Istat. In Campania stiamo combattendo con le mani nude e ringrazio di cuore personale per lo sforzo”.

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