Ufficiale e immediatamente operativa l’intesa siglata ieri tra Regione e Aiop (Associazione dell’ospedalità privata). Le case di cura – come aveva anticipato Il Riformista – mettono a disposizione della sanità campana tremila posti letto non solo di medicina, chirurgia e riabilitazione ma anche per pazienti contagiati dal Coronavirus e per ricoverati guariti dal Covid – 19, ma potenzialmente ancora contagiosi. Un’importante boccata d’ossigeno per le strutture ospedaliere, ma anche un ritorno economico per l’ospedalità privata. “La Regione – chiarisce Franco Ciccarelli, ex presidente Aiop e titolare della Casa di cura ‘Villa dei Fiori’ di Acerra – nel siglare l’intesa con la nostra associazione si è dichiarata pronta ad anticipare alle cliniche il 95 per cento del budget mensile”.

La trattativa è stata più lunga e complessa di quanto si poteva immaginare qualche giorno fa perché il governatore Vincenzo De Luca ed i rappresentanti della task force regionale hanno modificato nella sostanza uno dei punti di partenza proposto dal presidente regionale dell’Aiop, Sergio Crispino che avvertiva: “Mettiamo a disposizione tremila posti letto no-Covid per assistere pazienti di medicina, chirurgia e di riabilitazione”. In piena pandemia da Coronavirus e alla vigilia del temuto picco di contagi la Regione ha premuto sull’acceleratore convincendo le strutture private ad aprire le porte anche ai pazienti Covid.

“Li accogliamo in pratica in due sole strutture che fanno parte della rete regionale di emergenza e urgenza – spiega Franco Ciccarelli – cioè ad Acerra dove ‘Villa dei Fiori’ assicura 12 posti di terapia intensiva per acuti Covid che si aggiungono ai sei posti di terapia intensiva già messi a disposizione dell’Azienda sanitaria da cui dipendiamo; probabilmente oltre venti posti di terapia intensiva saranno messi a disposizione dal ‘Pineta Grande Hospice’ di Castelvolturno. I pazienti contagiati dal Covid arriveranno con ambulanze del 118, per loro ci saranno ascensori e locali separati dal resto delle strutture sanitarie”.

A seconda se i pazienti contagiati dal Coronavirus andranno in terapia intensiva o in sub intensiva le due case di cura avranno diritto a un extra di 700 o 1200 euro al giorno. Una dietro l’altra diverse cliniche si sono inserite nell’elenco delle “disponibili” per il servizio sanitario regionale. Tra queste Villa Bianca di Enzo Schiavone e Villa Alba non attiva da anni, ceduta circa dieci anni fa a imprenditori del casertano. Caduta la premessa annunciata dal presidente regionale dell’Aiop Sergio Crispino, anche nel privato hanno diritto di accesso malati contagiati dal Coronavirus. Si tratta di pazienti definiti di tipo B perché guariti dai sintomi del nuovo virus e risultati negativi al primo tampone di controllo. Lasciano gli ospedali dov’erano ricoverati e si trasferiscono in clinica per completare la quarantena in attesa del secondo tampone.

Ci sono poi ricoverati definiti di categoria C che le cliniche sono pronte ad assistere. Si tratta di pazienti risultati positivi al Covid -19 che si sono curati a casa e completano la quarantena in clinica. In altre strutture no–Covid vengono invece assistiti cittadini con problemi di medicina o che devono essere sottoposti a interventi chirurgici mentre i centri di riabilitazione ospitano chi ha bisogno di terapie per problemi provocati da ictus o per riprendersi dopo interventi di protesizzazione.

Il Cardarelli ha ricoverato due pazienti contagiati dal Coronavirus nel padiglione H (struttura che ha 4 posti di terapia intensiva), nei prossimi giorni nel padiglione M attiverà 7 letti di terapia sub intensiva per pazienti contagiati dal Covid. È stato un venerdì impegnativo quello del presidente De Luca che si è concesso un po’ di distrazione dedicando una diretta facebook alla Protezione Civile.

Nel video il governatore, fingendosi divertito, mostra una delle tante mascherine inviate nelle scorse settimane alle Regioni: “Ci hanno inviato 552 mila mascherine. Ci vuole fantasia a definirle mascherine a meno che non si pensi alle maschere che utilizzano i nostri nipoti a Carnevale. Se ve le mettete – incalza De Luca – le vostre orecchie escono da queste fessure e avete la faccia di Bunny il coniglietto. Per quanto mi riguarda hanno una grande efficacia nel pulire gli occhiali, sono davvero un prodotto eccezionale, ma negli ospedali lasciamo perdere”.