"Vanno usate le mascherine ed evitati gli assembramenti"
Campania, il monito dall’ospedale Cotugno: “Il virus non è scomparso”
“Il virus non è affatto scomparso. E sbaglierebbe chiunque ritenesse che il nemico sia stato sconfitto”. A parlare a Repubblica Napoli è il direttore della Pneumologia del Monaldi, Giuseppe Fiorentino. In Campania il bollettino di ieri ha fatto registrare 6 nuovi positivi su 276 tamponi. I ricoverati all’Ospedale Cotugno sono sette. Un errore secondo il medico abbassare la guardia.
“Le indicazioni principali per sentirsi un minimo tutelati, visto che la sicurezza totale è un obiettivo difficile da raggiungere, rimangono la mascherina, soprattutto nei luoghi chiusi e un atteggiamento protettivo mirato: evitare di fare gruppo, che vuol dire no agli assembramenti e a condizioni che li possano favorire”, ha detto Fiorentino.
Prevedibile, tuttavia, che con le aperture si andasse incontro ad altri focolai. A dirlo è Luigi Atripaldi, direttore del Laboratorio dell’Azienda dei Colli. “Oggi ci troviamo davanti a casi di pazienti sovrapponibili a quelli di marzo, mi riferisco alla gravità clinica – ha spiegato Atripaldi – Con la differenza che ora siamo più preparati: soprattutto i medici del Cotugno sanno modulare i trattamenti specifici. Il rischio c’è ancora, e se fossimo in inverno non avremmo registrato sei, sette contagi al giorno ma tanti in più. Poi, abbiamo una novità sul versante diagnostico grazie a tamponi di screening affidabili di ultima generazione, simili ai predecessori ma che danno il risultato in venti minuti. Un’ultima raccomandazione: si rafforzi il cordone sanitario per quelli che arrivano da altre regioni e dall’estero. Basta un contagiato a infettarne sei o sette”.
Dall’inizio dell’emergenza, stando al bollettino della Protezione Civile del 20 luglio, i positivi in totale sono stati 4.833, 4.104 i guariti, i morti 433.
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